Home > Notizie
LINK , Olimpiadi

Sofia Goggia: si tenta il recupero record per le Olimpiadi di Pechino

Sempre tanta sfortuna per la super campionessa Sofia Goggia che tenta il recupero record per la discesa del 15 febbraio alle Olimpiadi Invernali. 
Grande emozione per la spedizione italiana in Cina, paese che ospita le Olimpiadi Invernali dal 4 al 20 febbraio 2022. C’è adrenalina a mille per i tanti campioni che potranno darci grandi soddisfazioni nelle tante discipline in gara. Interessante un evento così importante anche per i giocatori che hanno voglia di investire parte del proprio denaro in qualche puntata su un campione o una gara in particolare. Tra le varie recensioni di siti di scommesse (ve ne sono diversi) ogni appassionato può, infatti, scegliere la piattaforma che più gli piace e può scommettere sui vari eventi in programma. Cosa certa è che i nuovi bookmakers che operano sul nostro territorio danno grande importanza alla varietà delle gare a disposizione, figuriamoci quante se ne possano seguire in un’Olimpiade.
Pechino è un punto di partenza fondamentale per tutto lo sport, e non solo per quello invernale. Dopo i vari ritardi dovuti al lockdown e alla pandemia c’è bisogno, in tutto il settore, di linfa ed entusiasmo nuovi. Anche se i vari campionati sono in via di svolgimento l’Olimpiade è sempre l’evento principe dello sport, estiva o invernale che sia. E dispiace vedere che, tra i tanti campioni convocati (qui quelli della Germania per il biathlon, sci di fondo, salto e combinata) sia in forse uno dei nomi più conosciuti: Sofia Goggia. 

Ennesima sfortuna per la Goggia che rischia il forfait

Anche se gli esami medici hanno scongiurato il peggio, non c’è pace per la campionessa Sofia Goggia che si trova a dover tentare l’impossibile per recuperare in tempo la forma fisica per le Olimpiadi. Nella sfortuna dell’ennesimo infortunio si è scoperto, dopo i primi esami, che il danno al ginocchio è poco più che una grave contusione e si spera il recupero per la discesa del 15 febbraio, disciplina in cui è superba.
Dopo la delusione dell’esclusione, sempre per infortunio, al Mondiale del 2021 Sofia non può che mettere tutta te stessa per tentare questo recupero record, con la grande tristezza di non poter essere la portabandiera (nonostante fosse stata designata) della nostra Nazionale. Siamo assolutamente sicuri che questi 20 giorni di fisioterapia saranno una bella sfida per Sofia che ha reso una breve dichiarazione tramite social in cui si mette nelle mani di Dio. In pratica sostiene che sarà il destino a decidere la sua partecipazione, anche cercando di bissare il fantastico oro del 2018.
Proprio l’impresa di essere la prima donna italiana a vincere la discesa libera alle Olimpiadi ha reso la Goggia l’unica, vera, testimonial di questa nuova era dello sci, con tanti atleti in grado di rinnovare i fasti dei vecchi campioni. Sofia non si è mai tirata indietro, non ha mai smesso di credere di poter vincere qualsiasi gara a cui stesse partecipando e non si è mai risparmiata, anche a costo di sembrare avventata come nell’ultima gara con una caduta dovuta all’alta velocità e a una sterzata un po’ troppo rischiosa.

Manuela di Centa: una leggenda indimenticabile

Quando si pensa alle Olimpiadi invernali siamo certi che la mente cada sui grandi protagonisti dello sci alpino di un tempo: da Pierino Gros a Thoeni, da Pirmin Zurbriggen ad Alberto Tomba. Ma c’è un’altra campionessa su cui vogliamo puntare l’attenzione, grande atleta della disciplina sciistica più dura: il fondo. Vogliamo parlare di Manuela di Centa perché ha vinto tutto e ha reso il fondo molto più riconoscibile e molto più appassionante per tutti coloro che, da sportivi, non si erano mai avvicinati a questo tipo di sport.
E quel tipo di successo (dopo 5 medaglie) pose Manuela in una grossa crisi esistenziale da cui è uscita solo grazie a una grande prova di carattere che ha messo la campionessa al servizio dello sport nella politica per ben 7 anni (dal 2006 al 2013) e ha posto l’Italia tra i paesi più conosciuti nello sci di fondo. Ancora adesso, infatti, l’Italia mantiene alto il nome dei propri campioni grazie a una disciplina ferrea, a tanto allenamento e a un’alimentazione corretta. Si potranno rinverdire sorrisi e soddisfazioni tra poco meno di dieci giorni? Speriamo davvero che possa essere così.

Share:

Ti potrebbe interessare

Image
Image
Image