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Sci di fondo

Sci di Fondo – Johannes Klæbo è tornato in Norvegia! Il resto della squadra partirà domani

Johannes Klæbo è tornato in Norvegia, lasciando l’albergo di Seiser Alm e l’Italia, dove era ormai da due settimane. Dopo i casi covid all’interno della squadra norvegese, l’intero team tornerà in patria domani, ma il principale sponsor di Klæbo ha messo a disposizione del suo atleta un aereo privato, che il campione del mondo della sprint ha preso già oggi.
Il volo di Klæbo è decollato oggi dall’aeroporto di Verona per atterrare a Gardermoen. Nel comunicato, diffuso dal papà dell’atleta, Haakon Klæbo, si riporta anche la notizia che la Federazione Norvegese di sci, l’allenatore della nazionale Eirik Myhr Nossum e il medico della nazionale Øystein Andersen hanno raccomandato che non ci fosse nessun altro sul volo privato con Klæbo, in quanto potrebbe esserci un’infezione nella squadra. 
Il resto della squadra maschile partirà domani con un altro volo, che dovrebbe decollare sempre da Verona con Hans Christer Holund, Emil Iversen, Sjur Røthe, Håvard Solås Taugbøl, Pål Golberg, Erik Valnes. Rimarranno in Italia, ovviamente, Simen Hegstad Krüger e anche la riserva della squadra, il giovane Amundsen, in quanto compagno di stanza del fondista risultato positivo. 
Klæbo si è recato in Norvegia appena scaduti i cinque giorni di quarantena previsti dalla legge italiana perché contatto stretto di Arild Monsen. L’atleta ha scritto: «In questo periodo, non mancano la tensione e il rischio nella vita di tutti i giorni. Allo stesso tempo, è troppo presto per credere che il pericolo sia passato. I test devono essere effettuati ogni giorno e bisogna solo incrociare le dita affinché i test vadano bene nei giorni a venire. Non abbiamo garanzie che ciò andrà bene, ma facciamo del nostro meglio per il controllo delle infezioni»
Il campione del mondo sprint ha poi così descritto la situazione: «È chiaro che la situazione è confusa. Non un piccolo caos. Probabilmente è sbagliato dire che abbiamo tutto sotto controllo, perché non è così. In ogni caso, non è così che lo volevamo. Ma noi della nazionale siamo uniti. Qui, tutti hanno fatto del loro meglio per non subire l’infezione. Questo vale sia per la dirigenza che per gli atleti e non ultimo Arild che è stato così sfortunato da avere il primo test positivo. Siamo forti insieme. Tanti auguri ad Arild, Simen, Anne Kjersti e Heidi»
Il papà di Klæbo ha invitato tutti i media norvegesi a lasciare tranquillo suo figlio in questi giorni che precedono, si spera, la partenza per la Cina.

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