Sul rettilineo finale ha sprintato a tutta, emulando la Jessie Diggins di Oberstdorf, recuperando un paio di posizioni e riuscendo a chiudere così in 23ª piazza, suo miglior risultato in carriera.
Raffaele Buzzi è riuscito a disputare un’altra gara di ottimo livello, dimostrando ancora una volta di saper gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma soprattutto di essere in netta crescita.
«È il mio miglior risultato in carriera – ha affermato Buzzi a Fondo Italia, cercando poi di prendere ancora respiro dopo il grande sforzo finale – adesso mi serve un attimo per realizzare. Sono contento, durante la gara sono stato lì con il gruppo del diciannovesimo e ci ho sperato, ma nell’ultimo giro non avevo più energie. Però va bene così».
Quando era passato all’interno dello stadio all’inizio dell’ultima tornata, Buzzi sembrava non averne più, invece quando è entrato sul rettilineo conclusivo è andato a tutta, trovando energie che sembrava non avere. «Nel finale del penultimo giro ero cotto, ma è una mia caratteristica quella di far sempre forte l’ultimo chilometro. Riesco ad andare sempre a tutta, anche se sono vuoto di energie, perché la grinta prende il sopravvento e provo a dare tutto fino all’ultimo metro. Sono fiero di quello che sto facendo. Oggi ho fatto due buoni salti sia in qualificazione che in gara, quindi sono contento di come stanno andando le cose. Speriamo di riuscire a continuare così perché ho ancora qualche soddisfazione da togliermi. Il prossimo scalino è la top venti».