Natalia Nepryaeva vince per la seconda volta consecutiva la prova in classico della Val di Fiemme. La tappa finale del Tour de Ski 2022 si apre con il successo della russa, prima a presentarsi al traguardo di Lago di Tesero al termine di 10 chilometri affrontati quasi per intero al massimo dell’andatura.
Sulla salita finale, quella intitolata a Christian Zorzi, Neprayeva è uscita allo scoperto, piazzando l’allungo decisivo con un cambio di ritmo insostenibile per la concorrenza: sul traguardo la leader della generale ha avuto 3"7 di margine su Heidi Weng, 4"8 su Krista Parkamoski e 7"5 su una generosa Ebba Andersson, incaricatasi di dettare il ritmo per gran parte della gara; Katharina Henning e Teresa Stadlober completano il quadro del sestetto di ragazze che hanno caratterizzato la corsa di testa.
Chi cede dolorosamente il passo è Jessie Diggins, in difficoltà in apertura del secondo dei quattro giri previsti e attardata di poco meno di un minuto sul traguardo, con la tredicesima piazza finale.
Molto buona la prova azzurra, con la "vicina" di casa Caterina Ganz 23ima (1’40 da Nepryaeva) in costante risalita dalla 48ima piazza di partenza per via di un regolamento forse rivedibile sotto questo punto di vista. Appena alle sue spalle, Anna Comarella ha chiuso al 25° posto mentre Martina Di Centa ha inseguito fino al termine il primo ingresso nella top30, mancandolo di una quindicina di secondi con la 32ima piazza; 38° posto quindi per Lucia Scardoni seguita da Cristina Pittin, 44ima.
Tornando sulla gara di testa, il ritmo martellante di Andersson ha scandito l’evolversi della prova fiemmese ma sin dal primo giro, nella lunga discesa e successivo rettilineo conclusivo è emersa lampante la superiorità degli sci altrui, con la svedese che ha forse voluto privilegiare la tenuta in salita alla scorrevolezza. Il risultato è stato però dubbio: quanto guadagnato nei tratti più impegnativi del tracciato è stato puntualmente perso nel finale, con Andersson sempre risucchiata dalle inseguitrici. E nella salita decisiva, la fatica ha prestato il conto; specie nel confronto con una Nepryaeva sempre nascosta e restia ad impegnarsi in decisi cambi di ritmo, se non nel momento topico della gara, quando con un’azione di potenza ed eleganza si è letteralmente scrollata dalle code le avversarie di giornata.
Ed ora, al netto degli abbuoni distribuiti lungo il tracciato, in classifica generale Nepryaeva guida con 1’12 su Andersson con le due finlandesi Kerttu Nyskanen (1’19) e Krista Parmakoski (1’21) in scia; quinta piazza per Heidi Weng (1’40) che supera Jessie Diggins e Tatiana Sorina, appaiate a 1’42 dalla leader; migliore azzurra è naturalmente Ganz, ventesima a 4’58: c’è rammarico per non averla potuta vedere nel cuore del gruppo, invece che costretta ad inseguire dal fondo del plotone; 31° posto quindi per Anna Comarella, con Scardoni 35ima, Di Centa 43ima e Pittin 45ima.
Un minuto abbondante di margine sarà sufficiente per Nepryaeva sulle rampe del Cermis? L’anno passato il gap tra Andersson e la russa fu maggiore, ma quanto peserà in tal senso la fatica odierna? Domande a cui solo la Final Climb potrà dare risposta.