Gli austriaci Lisa Hauser e Felix Leitner si sono imposti nel World Team Challenge disputato nel pomeriggio odierno sotto una fitta pioggia alla Chiemgau Arena di Ruhpolding, per il secondo anno consecutivo "casa di scorta" della kermesse di fine dicembre per l’impossibilità di sfruttare a dovere la Veltins Arena di Gelsenkirchen.
Dopo il dominio dei tedeschi Janina Hettich ed Erik Lesser nella mass start iniziale (qui il relativo articolo), il successivo inseguimento ha rimescolato le carte, con i padroni di casa incapaci di ripetere l’eccezionale precisione al tiro della prima parte di gara e costretti a cedere il passo agli avversari, cresciuti costantemente di giri di pari passi con le sempre maggiori difficoltà di Hettich, apparsa via via più stanca, complice anche le pesanti condizioni della neve inzuppata dalla pioggia.
Al dominio tedesco ha quindi fatto seguito la supremazia austriaca: così come nella mass start, notevole è stato il distacco a fine gara, con i biancorossi a precedere di ben 56"8 i russi campioni uscenti Burtasova – Eliseev, con il secondo abile nel poligono finale ad avere la meglio del ceco Krcmar, terzo in coppia con Marketa Davidova. Gli 8 errori al tiro nella pursuit (contro gli 0 della mass start) sono costati quindi il podio ad Hettich e Lesser, quarti davanti a Svizzera, Finlandia ed Italia, settima a quasi 2′ dai vincitori. Come nella prima parte di gara, sono stati sei gli errori commessi da Dorothea Wierer e Lukas Hofer al tiro in una giornata che ho proposto uno standard organizzativo meno "brillante" del consueto
L’evolversi della gara
La prima frazione propone una Hettich non incredibile sugli sci ma sempre infallibile al tiro: non sbaglia nessuno e le distanze così si riducono, con Russia e Ucraina a soli 5" e l’Italia sempre sesta. Alla massima precisione, Lesser riesce invece ad accompagnare una resa maggiore nel fondo mentre cedono terreno l’Ucraina (quattro errori per Pidruchniy) e parzialmente l’Italia con Hofer incappato in due giri di penalità: l’Austria è quindi da sola ad inseguire.
Il terzo poligono della pursuit propone il primo errore di giornata della Germania (dopo dieci sessioni perfette, complessivamente) e così Lisa Hauser coglie l’occasione per rimescolare le carte e dare in testa al cambio a Leitner con 11"5 di margine sulla Germania. Dietro Dorothea Wierer trova un poligono convincente e cambia in quinta piazza (48") dietro a Svizzera (40") e Finlandia (46").
Le parti sembrano essersi davvero invertite e Leitner trova un ottimo poligono in coincidenza con il primo errore di giornata anche di Lesser e riesce così a difendere la leadership e rilanciare Hauser con maggiore vantaggio di quello iniziale: 21"3 il divario tra austriaci e tedeschi. Terzo posto parziale per la Finlandia di Seppala-Eder (44) con Hofer autore di un buon poligono al quarto posto (56"4), ma Russia, Repubblica Ceca e Svizzera sono appena dietro.
La seconda metà di gara si apre senza intoppi per Lisa Hauser che trova un poligono dei suoi per allungare ulteriormente su Hettich (nuovamente precisa,) mentre Burtasova e Davidova si infilano nella porta aperta dai due errori di Mari Eder a contrario di Dorothea Wierer che manca l’ultimo bersaglio di una serie piuttosto rapida, lasciando così sul terreno una dozzina di secondi dalle prime inseguitrici.
Anche gli uomini tornano a sparare a terra: un errore a testa per Leitner e Lesser (svanisce all’ultimo una serie che poteva rivelarsi utile alla rimonta) non modifica sostanzialmente gli equilibri della gara, con il gap che si stabilizza sui 25", mentre dietro la Repubblica Ceca è terza a 52" con la Russia in scia; quinta l’Italia di un buon Hofer, ma il divario è di 1’16.
Hauser non sbaglia e se ne va, mentre Hettich rovina la possibile giornata di gloria con un triplo errore che permette a Marketa Davidova di sverniciarla, seguita da Burtasova, con la Germania ora solo quarta. Tutte ad oltre un minuto dall’Austria; un errore per Wierer.
A Leitner nella frazione finale non resta che concretizzare la vittoria austriaca ed il singolo errore non incide minimamente nel bilancio finale e la tornata conclusiva è la meritata (fradicia) passerella. Per il secondo posto, Krcmar cede con due errori alla precisione di Eliseev che va quindi a prendersi il secondo gradino del podio a scapito dei cechi. L’Italia chiuderà settima.
Biathlon – TWC: l’Austria ribalta la scena con Hauser e Leitner; Italia settima
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