A cavallo fra la fine dello scorso mese di Agosto e l’inizio di Settembre si è disputato il Summer Gran Prix della combinata nordica, svolto sia per il settore maschile che al femminile nelle medesime località di Oberhof e Oberwiesenthal in Germania per concludersi poi nell’abitato austriaco di Villach. Fra gli uomini la vittoria è andata al finlandese Ilkka Herola, che si è aggiudicato due gare su cinque, mentre fra le ragazze la norvegese Gyda Westvold Hansen ha realizzato l’en plein di vittorie.
Fin qui nulla di strano e niente fuori dall’ordinario.
Di Herola si conoscono da tempo le grandi doti sugli sci stretti e i recenti miglioramenti nel salto lo pongono ora nell’elite della combinata, mentre la teenager norvegese e’ stata la prima ragazza a vincere i Mondiali lo scorso Marzo. L’anomalia balza subito all’occhio quando si controllano da vicino i guadagni ottenuti dai due.
Il finlandese per ogni successo individuale si è intascato 3900 franchi svizzeri, mentre per la vittoria della generale ha guadagnato 7000 franchi. In totale nella settimana di gare austro-tedesche il ragazzo di Siilinjärvi ha ricevuto dalla Fis un assegno di 19300 franchi svizzeri. Nello stesso summer GP la diciannovenne Gyda ha percepito 500 franchi per ogni vittoria individuale ai quali ha aggiunto 800 franchi per la classifica generale. In totale sul proprio conto bancario, dalla Fis, la norvegese si è vista accreditare 3300 franchi. 7000 per i ragazzi contro gli 800 delle ragazze. Questa disparità di quasi otto volte tanto ha fatto storcere un pò il naso alle combinatiste.
Che sia l’inizio di una nuova "guerra dei sessi" come accaduto nel tennis negli anni ‘70? Ovviamente con le dovute proporzioni considerata la differenza fra i due montepremi.
Nel gioco del tennis vi è una persona che con le sue battaglie è riuscita ad equiparare i guadagni delle donne con quelli dei maschi: l’iconica tennista americana degli anni ‘60/70 Billie Jean King, vincitrice di dodici titoli dello slam in singolare. Oltre a queste vittorie, la King è ricordata per la celebre sfida della “battaglia dei sessi” vinta sul campo contro Bobby Riggs e la creazione del circuito femminile Virginia Slims ora WTA, ma soprattutto è colei che con le sue “colorate” affermazioni e “minacce” è riuscita ad ottenere una conquista importante per il gentil sesso: l’uguaglianza dei premi in un torneo dello Slam. Ciò accadde per la prima volta negli US Open del 1973 dopo che la tennista di Long Beach l’anno precedente aveva minacciato il boicottaggio a Forest Hills dopo aver vinto il singolare femminile guadagnando ben 15.000 dollari in meno del vincitore maschile Nastase. Rimane celebre una sua pittoresca frase di quel periodo per descrivere il lavoro e la condizione delle tenniste: «In America, le giocatrici di tennis non sono persone. Se sei nel tennis, sei a metà fra un accattone e un parente acquisito.»
Nonostante queste battaglie di Billie Jean King, il tennis ha dovuto attendere più di un ventennio per una vera parità di guadagni fra i due sessi. Il Roland Garros ha parificato il suo montrepremi solo nel 2006, Wimbledon nel 2007, mentre l’Australian Open ha avuto un percorso particolare nel quale nel bienno 1987-88, le donne guadagnavano addirittura più dei maschietti per poi allineare gli assegni fra i due sessi definitivamente nel 2001.
Tornando ai giorni nostri, interpellata dal quotidiano norvegese Aftenposten la campionessa del mondo junior e senior in carica Westvold Hansen si è detta parecchio stupita e amareggiata per queste grandi differenze di guadagni: «Io penso che sia piuttosto insensato ed ingiusto che gli uomini guadagnino fino a quasi otto volte più di noi. Capisco che noi donne siamo appena arrivate nel circuito della Combinata nordica, ma non è corretto che la differenza sia così elevata.» Questa elevata discrepanza si è registrata anche nel corso dell’ultima stagione invernale. A Jarl Magnus Riiber per ogni vittoria individuale di Coppa del Mondo sono entrati bonifici da 8000 franchi alla volta, mentre la vittoria della terza sfera di cristallo gli ha fruttato 10640 franchi svizzeri.
Nel neonato circuito maggiore femminile, iniziato e concluso su discutibile unica prova in quel di Ramsau, l’americana Tara Geraghty-Moats ha guadagnato 2800 franchi svizzeri per la vittoria individuale a cui la FIS ha aggiunto altri 800 franchi per la generale. Dai suoi canali social la nuovamente biathleta nativa del Vermont ha cosi commentato questa differenza nei pagamenti fra i due sessi: «La disparità fra i premi dati agli uomini con quelli dati alle ragazze è una delle ragioni che mi hanno fatto abbandonare la disciplina della combinata nordica. Sono stata pagata 751€ per aver vinto la generale di Coppa del Mondo quando invece ai ragazzi viene dato più di dieci volte tanto. Sono stata anche la sciatrice più veloce e non ho ricevuto nessun bonus per ciò, o meglio l’ho ricevuto ed era di soli 2 Euro! Quando ho chiesto chiarimenti alla FIS, loro mi hanno assicurato che i premi erano conformi con le loro regole stabilite ad inizio stagione.»
Fra le discipline invernali è bene ricordare che biathlon, sci di fondo e sci alpino elargiscono ai due sessi lo stesso identico compenso, mentre nel salto speciale vi sono ancora differenze nel montepremi ma meno marcate di ciò che si verifica nella Combinata Nordica. Per esempio, Granerud, Kobayashi e colleghi ricevono 10000 franchi per ogni vittoria di Coppa del Mondo mentre Marita Kramer, Sara Takanashi e colleghe ne ricevono 3800. All’incirca lo stesso differenziale che si può trovare fra il vincitore della Vierschanzentournee che riceve 20000 franchi e la vincitrice del Blue bird tournament femminile che ne riceve esattamente la metà.
Anche il gran capo della combinata nordica norvegese Ivar Stuan trova questa differenza nei premi troppo ampia: «Mi sembra molto strano che in combinata vi sia questa grande disparità nell’elargire i premi fra i due sessi. Il montepremi del Summer GP avrebbe dovuto essere distribuito in modo più uniforme fra maschi e femmine. Dopotutto siamo nel 2021. Questo progresso di crescita sta procedendo lentamente, molto lentamente.»
Fin qui abbiamo sentito le opinioni dell’accusa espresse da Direttori sportivi ed atlete, mentre per par condicio e a difesa del sistema il Race Director in seno alla FIS della combinata nordica Lasse Ottesen spiega questa disparità fra i due sessi, ammettendo il forte divario attuale, ma promette cambiamenti per le prossime stagioni venture: «La combinata nordica maschile è un prodotto che si è costruito in oltre vent’anni di storia e tradizione. Nel passato i premi per i maschi non erano cosi redditizi come lo sono ora. Dato che per le ragazze la Coppa del Mondo ha vissuto il suo primo anno di vita, il punto di partenza per assegnare loro il montepremi è stata la Continental Cup. Non vi è dubbio che la differenza attuale come emersa dal Summer GP sia troppo grande, ma io penso che le ragazze debbano essere pronte a far passare un pò di tempo prima di raggiungere lo stesso livello finanziario. Ad esempio nel circuito estivo, ogni comitato organizzativo tiene conto di tutti i costi e degli sponsor che attirano i due generi ed in conseguenza di ciò decide le ripartizioni.» L’ex saltatore norvegese non prevede sostanziali mutamenti per il prossimo inverno di gare ma promette novità per il summer GP 2022: «Faremo tutto il necessario per risolvere questa disuguaglianza il prima possibile. Posso promettere che questo accadrà, probabilmente nelle prossime gare del circuito estivo, ma non per la seconda edizione della Coppa del Mondo femminile. Il consiglio della FIS ha già approvato il regolamento ed il sistema di assegnazione dei premi. Nella prossima stagione comunque il montepremi complessivo sarà aumentato del 30%»
Sulla spinosa questione, abbiamo interpellato la diciottenne combinatista austriaca Lisa Hirner che seppur non felice di questa grande disparità si dimostra nella sua riflessione più diplomatica e paziente rispetto alle colleghe Westvold-Hansen e Geraghty-Moats: «Io credo che ci voglia tempo per un vero assestamento fra ragazzi e ragazze. La combinata nordica femminile è ancora uno sport giovane ed è tuttora in costruzione. Penso che spetti ai funzionari risolvere questa differenza. Personalmente posso solo contribuire mostrando buone prestazioni, essendo presente nel circuito e coi media, rendendo così il mio sport interessante per gli appassionati. Tanto maggiore sarà l’interesse del pubblico, poi di conseguenza aumenterà anche il valore della combinata nordica femminile fra gli sponsor. Il legame tra uomini e donne nelle competizioni è un buon passo verso la "parità".»
La giovane rappresentante dello ski club Erzbergland, ma che studia e si allena principalmente nella vicina località stiriana di Eisenerz, ammette che il topic legato al montepremi nella combinata nordica femminile sia fra i più discussi tra le sue colleghe, ma al momento loro non pensano alla creazione di un sindacato o un associazione di combinatiste come avvenuto fra le tenniste. Attualmente la loro priorità principale è quella di dimostrare sulla neve che la combinata nordica femminile sia una disciplina che merita di essere inclusa nel programma olimpico del 2026: «Certo, i diversi premi in denaro è un problema per noi ragazze. Ma prima di tutto, sono felice che la combinata femminile stia prendendo piede e che siano in programma sempre più gare in Coppa del Mondo. Questo è un passo necessario e cruciale affinché la combinata nordica femminile diventi disciplina olimpica. L’adeguamento del montepremi dopotutto non è ancora avvenuto nemmeno nel salto femminile dopo tanti anni nel quale loro gareggiano in Coppa del Mondo.»
La medaglia d’oro delle Olimpiadi giovanili di Losanna 2020 è oramai una realtà da tenere in grande considerazione per le prossime gare di Coppa del Mondo soprattutto per la grande costanza di rendimento che la stiriana dimostra di avere sia nella parte salto e sia sugli sci stretti. Consistenza nel rimanere sempre nei piani alti della classifica che Hirner ha dimostrato anche durante l’ultimo summer GP che lei ha ottimamente chiuso sul terzo gradino del podio. Nel corso della settimana di competizioni estive Lisa si è detta molto felice per le sue prestazioni in tutte e tre le tappe in entrambi i due opposti sport che da sempre caratterizzano questa complicata disciplina. Il suo prize money totale guadagnato ammonta “all’astronomica” cifra di 1050 franchi svizzeri, somma che da ragazza saggia quale lei è, lei tesaurizza a poco a poco per potersi comprare un’automobile che le agevoli gli spostamenti fra gli allenamenti e la scuola: «Per me lo sport, la gioia e le nuove esperienze che la vita ti propongono sono in primo piano. Sono felice di qualunque premio in denaro.»
La speranza è che per le "NO CO girls" presto, come avviene in molti tornei tennistici, assieme ad un più cospicuo assegno vengano consegnate loro anche le chiavi di una nuova fiammante fuoriserie.
Combinata Nordica – La battaglia dei sessi nella combinata femminile: “Noi ragazze guadagniamo fino a otto volte meno degli uomini!”
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