Nella stagione olimpica, nel fondo vi saranno alcune novità per quanto riguarda la team sprint. In occasione delle team sprint di Coppa del Mondo a Dresda e delle Olimpiadi a Pechino, raggiungeranno la finale a dieci le prime quattro classificate in ciascuna delle due semifinali più due lucky loser (i migliori tempi). Si è quindi seguito il format sperimentato già a Oberstdorf, per questioni di neve.
A Falun, invece, in occasione della team sprint mista, vedremo una gara completamente diversa. Innanzitutto non vi sarà alcuna semifinale. La qualificazione si svolgerà come nelle gare individuali, ma i tempi dei due componenti di ogni team saranno sommati. Saranno però ben venti le squadre che potranno accedere alla finale. Ogni atleta farà sei giri, per un totale di dodici. La grande novità è rappresentata dalle eliminazioni. Dopo ogni due giri, infaqtti, saranno eliminate le ultime due coppie in classifica, quindi al 2°, 4°, 6°, 8° e 10° giro. In questo modo negli ultimi due giri avremo dieci squadre.
Un’altra novità interessante riguarda il cambio, in quanto sarà simile alla team sprint dello skiroll, dal momento che non vi sarà alcun contatto fisico tra gli atleti. Infine, ogni nazione potrà gareggiare con una sola squadra.
Le novità sono certamente interessanti, ma quante possono realmente essere utili per migliorare il format. Chissà che non si possano in qualche modo prendere le cose migliori da entrambi i format. Certamente l’idea della qualificazione con una classifica scaturita dalla somma dei tempi potrebbe essere molto interessante. Nella team sprint, infatti, tra una semifinale e l’altra trascorre troppo tempo, uno svantaggio troppo grande per chi gareggia nella seconda semifinale, come hanno potuto sperimentare De Fabiani e Pellegrino a Oberstdorf. Qualificare le prime dieci coppie dopo la somma dei tempi, renderebbe maggiore giustizia e condizionerebbe meno la gara. Insomma non saremmo contrari se venisse implementato anche nelle team sprint con al via due atleti o due atlete dello stesso sesso.