È sempre sotto la lente d’ingradimento dei media, in Svezia ma anche in Norvegia, in quanto considerata una delle principali rivali di Therese Johaug. Frida Karlsson convive ormai da anni, da quando esplose in occasione del Mondiale di Seefeld, con tante attenzioni e molte pressioni. Ogni suo passo viene osservato, figuriamoci gli errori e gli stop forzati. Così dopo la sua rinuncia alla partecipazione al Toppidrettsveka si è speculato tanto sulle sue condizioni fisiche. Speculazioni che sono aumentate a seguito della sua assenza nel raduno in quota della nazionale svedese, perché l’atleta ha deciso con gli allenatori di proseguire il suo lavoro in Svezia, a quota più basse. Gli esperti in Norvegia molti ritengono che abbia difficoltà fisiche, dovute al troppo allenamento.
A schierarsi però con la svedese, è proprio colei che dovrebbe essere la sua principale avversaria, Therese Johaug, che ancora una volta ha dato consigli a Karlsson, quasi da sorella maggiore, consapevole di come si convive con certe pressioni e attenzioni. «Nessuno deve credere che Frida non andrà veloce quando inizierà la stagione a Kuusamo – ha affermato la campionessa norvegese all’Expressen – almeno non lo penso io. Il fatto che Frida Karlsson rinunci al raduno in quota non significa nulla. Immagino sia una decisione che ha preso con i suoi allenatori considerando cosa è meglio per lei. Questa è una stagione importante con le Olimpiadi, quindi posso capire se vuoi correre meno rischi lungo la strada e decidi di stare a casa e allenarti come al solito».
Johaug ha poi dato un consiglio a Karlsson, che viene sempre seguita con tanta, forse troppa attenzione da parte dei media norvegesi, che parlano sempre di lei. La norvegese ne sa qualcosa: «Ci sono molti esperti là fuori con le loro opinioni. Ma solo tu sai cosa hai fatto e qual è la ragione delle tue decisioni. Io stessa ho sperimentato i giudizi degli esperti svedesi nei miei confronti nel corso degli anni! (ride) Quindi probabilmente è altrettanto grave su entrambi i lati del confine. Probabilmente dobbiamo solo accettare che oggi lo sport è questo, che i media lavorano per creare diversi conflitti. Il mio miglior consiglio per Frida è che non dovrebbe né leggere né ascoltare così tanto ciò che la gente dice di lei. In fondo, lei è quella che sa meglio come stanno le cose».
