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Biathlon

Biathlon – Tandrevold: “A Pechino possiamo solo sperare che siano gare regolari”

È uno degli argomenti di cui atleti, allenatori e semplici addetti ai lavori stanno parlando. Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi moderne, i protagonisti delle prossime Olimpiadi Invernali, si avvicineranno ai Giochi senza aver mai potuto provare le piste in cui dovranno competere.

Tranne la Cina, tutte le nazioni si trovano nella stessa situazione e questo non avvantaggia quindi nessuno, se non quegli atleti che per capacità naturali sono bravissimi ad adattarsi immediatamente a un determinato contesto. Il problema, soprattutto nel biathlon, è che a parte scoprire la pista, adattarsi alla quota e alle temperature, bisognerà fare anche i conti con il poligono e di conseguenza con il vento che parrebbe essere molto forte.

A Dagbladet, la vincitrice della classifica di specialità mass start, conquistata proprio in una giornata super ventosa, quasi ai limiti della regolarità, Igrid Landmark Tandrevold, ha espresso il proprio pensiero sulle difficoltà che dovrà affrontare insieme a compagne e avversarie. «Non sappiamo cosa aspettarci – ha raccontato al giornale norvegese – abbiamo potuto vedere qualcosa in video, ma i cinesi hanno filmato così male che non abbiamo avuto l’opportunità di imparare molto sulla pista. I nostri allenatori hanno anche ricevuto GPS e dati cartografici, dandoci così altre indicazioni. Tuttavia, penso che la cosa più importante sia la nostra capacità di adattamento. Potremmo benissimo fare una sprint senza vento, a -18°C, e il giorno successivo un’altra gara con raffiche di vento, a +2°C. Anche l’altitudine, a 1700m e l’aria molto secca, potrebbero ovviamente condizionare le gare. Vedremo tutto sul posto e penso che sia inutile preparare qualcosa in anticipo, solo sperare che le gare siano regolari». La speranza è che sia effettivamente così.

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