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Tomba e Compagnoni, nomi eterni dello sci italiano

Lo sci è senza dubbio una delle più importanti discipline sportive del mondo, e anche in Italia è tra le più praticate, specialmente nelle regioni del Nord che arrivano fino alla catena montuosa delle Alpi. Non sorprende, dunque, che siano stati tanti i campioni azzurri che si sono imposti ad altissimi livelli mondiali. E alcuni di loro hanno senza dubbio lasciato un ricordo bellissimo nella memoria degli italiani, i quali soprattutto negli anni ’80 e ’90 hanno potuto godere di imprese memorabili a livello planetario di tanti atleti nati nel Belpaese. Il primo tra tutti è ovviamente Alberto Tomba, sciatore bolognese che nonostante non fosse cresciuto quotidianamente sulle Alpi, sfruttò il fatto che la famiglia avesse una casa in montagna, più precisamente sugli Appennini, scoprendo fin da subito il suo enorme talento per lo sci alpino. 

Nato nel 1966, la Bomba, come venne soprannominato per la sua grande velocità ed efficacia in discesa libera e slalom gigante, fu senza dubbio a livello planetario il miglior sciatore dal 1992 al 1998, periodo nel quale riuscì a trionfare in svariate gare, soprattutto nella categoria dello slalom gigante, la sua specialità. Il bolognese, che già dalla fine degli anni ’80 aveva messo in mostra il suo talento e anche la sua esuberanza, è stato per quasi un decennio lo sciatore da battere e fin quando il fisico e le esigenze di questo duro sport hanno sostenuto un fisico da corazziere ha sempre dato battaglia. I suoi 50 successi in gare di coppa del mondo lo rendono uno degli sciatori più dominanti di sempre nelle gare secche, anche se va ricordato che vanta solamente un trionfo in classifica generale datato 1995. Quella coppa del mondo a lui tanto cara vedrà presto iniziare a svolgersi la sua edizione numero 56, che prenderà il via in Austria il 23 ottobre e si concluderà in Francia il 20 marzo. Questa competizione, per la quale il grande favorito secondo le più recenti scommesse online è il campione in carica Alexis Pinturault, avrà un programma di gare molto intenso: sia nel tabellone maschile sia in quello femminile, infatti, saranno ben 37 le gare secche da disputare, il che alza molto l’esigenza a livello di continuità fisica e mentale. Inoltre, nel bel mezzo di questo evento ci saranno inoltre le Olimpiadi invernali di Pechino.
A livello femminile, invece, tanti tifosi azzurri ricordano ancora oggi le imprese di Deborah Compagnoni, una classe 1970 che si distinse come prima atleta in assoluto a trionfare in tre diverse edizioni delle Olimpiadi nella categoria dello sci alpino, facendo scintillare l’oro delle medaglie conquistate grazie alla sua classe nello slalom gigante, specialità che condivide con il suo grande connazionale Tomba. Anch’ella visse il suo momento d’oro a metà degli anni ’90, periodo nel quale riuscì a vincere ben nove gare consecutive nella categoria dello slalom gigante tra coppa del mondo e mondiali. Molto impegnata nel sociale, la Compagnoni è ancora oggi la sciatrice più ammirata e amata da tutti gli italiani per le sue vittorie e il suo carattere allegro.

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