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Sci di fondo

Sci di Fondo – Non solo Svahn: per ora, cinque assenze per la Svezia al raduno di Font Romeu

L’allenamento in quota è fondamentale nella stagione delle Olimpiadi di Pechino, che si disputeranno a 1700 metri. Per questo motivo tutte le nazionali stanno scegliendo dei lunghi raduno ad altitudini importanti per l’estate. L’ha fatto anche la Svezia, che è tornata in Francia, recandosi a Font Romeu.
Nella località occitana sui Pirenei, però, sono diverse le assenze all’interno del gruppo svedese. Come previsto non è partita Linn Svahn, ancora alle prese con il problema alla spalla generato lo scorso febbraio dalla caduta a Ulricehamn. Ma non solo, oltre alla vincitrice della Coppa del Mondo Sprint nel 2020, non sono in Francia anche Frida Karlsson, Jonna Sundling, Lovisa Modig e William Poromaa. La causa ufficiale della loro assenza è un raffreddore che ha colpito questi quattro atleti. Ovviamente, visto anche quanto accaduto alla squadra norvegese in occasione del raduno in Italia, meglio non far partire atleti con sintomi in questo periodo, aspettare, fare tutti i test del caso per poi dare loro il via libera per arrivare in Francia qualche giorno dopo. In fin dei conti il raduno sarà di tre settimane.
«Linn (Svahn) è in una fase di riabilitazione ed sempre sotto controllo. Abbiamo valutato che nel suo caso fosse meglio allenarsi a casa. Inoltre abbiamo alcuni sciatori che hanno o hanno avuto lievi sintomi di raffreddore, che aspettiamo qui in Francia con qualche giorno di ritardo» ha affermato il medico della nazionale Per Pliggen Andersson.
In ottica raduno il manager della squadra svedese, Anders Bystrom è stato chiaro: «Ci alleneremo circa alla stessa altezza delle piste olimpiche, quindi sarà ancora più interessante vedere come reagiamo, che può essere molto individuale. Misureremo l’equilibrio dei liquidi e il peso per essere sicuri di avere abbastanza liquidi e per assicurarci di avere abbastanza energia. Ci saranno anche vari test e inoltre i corridori hanno la responsabilità di riportarci quotidianamente le proprie sensazioni, in modo da capire al meglio come reagiscono quando sono ad alta quota».

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