Durante la passata stagione si è visto poco in Coppa del Mondo e molto probabilmente lo stesso accadrà anche quest’anno. Nonostante terminerà a breve il suo ciclo di vaccinazione, in quanto ha fin qui ricevuto solo la prima dose, Johannes Klæbo potrebbe ugualmente decidere di saltare alcune competizioni per non correre il rischio, seppur molto più basso da vaccinato, di infettarsi.
Negli ultimi giorni, in Norvegia sono stati riscontrati numeri di positivi che non si vedevano da fine maggio. Ciò sta preoccupando il campione norvegese, come ha lui stesso spiegato a VG: «Ora che a Trondheim stanno nuovamente salendo i contagi, sono il primo a cercare di ridurre ogni possibile forma di rischio. Se ho un gruppo di amici che sono stati fuori e hanno fatto una festa venerdì, non li incontrerò sabato e nemmeno domenica. Se li incontro, l’unica alternativa è andare su un campo da gol dove poter mantenere le distanze».
Martedì scorso Klæbo ha preso parte a un evento "Gli eroi di domani" con molti giovani dello sci di fondo norvegese ed estero, che si è tenuto a Sjusjoen. Nell’occasione era stato chiesto un test negativo a tutti i partecipanti. Il ventiquattrenne di Byåsen, a differenza di altri, non è preoccupato sulle voci di possibili restrizioni in occasioni delle Olimpiadi di Pechino, anzi se lo augura: «Spero davvero che alle Olimpiadi ci siano delle regole rigide. La cosa peggiore che potrebbe accadere sarebbe un’infezione all’interno del gruppo atleti, a quel punto sarebbe finita».
Ovviamente, proprio perché vuole a ogni costo limitare ogni possibile rischio, se la situazione delle infezioni dovesse essere in aumento, Klæbo sarebbe pronto a saltare nuovamente alcune tappe di Coppa del Mondo, come fece già lo scorso anno: «Se potrei saltare qualche competizione? Certamente, se pensassi di poter mettere a rischio le Olimpiadi, allora potrei saltare qualche gara».
A differenza dello scorso anno, però, Klæbo ha già messo delle tappe fisse nel suo programma di gare. Il norvegese è deciso a partecipare alle gare in quota di Davos e Lenzerheide, l’ideale per preparare le Olimpiadi di Pechino: «A Davos e nei primi giorni del Tour de Ski, le gare si disputeranno in quota. Devo fare un po’ di esperienza». Non è poi chiaro se, dopo le prime competizioni, Klæbo sarebbe poi pronto a chiudere il suo Tour de Ski.
Il campione norvegese è pronto a chiudersi nuovamente in casa ed essere molto rigido nella sua vita privata, come fece già lo scorso anno. Una cosa che lui stesso ha ammesso essere stata veramente tanto difficile: «Ultimamente sono stato anche in un ristorante in un paio di occasioni. È stato strano, perché era passato molto tempo dall’ultima volta. Ma quando l’ho fatto non c’era quasi alcuna infezione a Oslo. È stata una bella estate con buoni tassi di infezione. Ho ancora bisogno di una dose per essere completamente vaccinato. Non voglio correre rischi inutili».