Terminate le Olimpiadi estive di Tokyo 2020, nelle quali non sono mancati i casi covid tra atleti ed addetti ai lavoro, ma hanno anche visto un grande aumento nel numero di infezioni nella città giapponese, ci si avvicina a grandi passi verso le Olimpiadi Invernali di Pechino.
Il prossimo 4 febbraio in Cina partiranno dei Giochi Olimpici Invernali, che purtroppo saranno ancora caratterizzati dalla pandemia. Nonostante i vaccini, infatti, bisognerà ancora convivere con questa maledetta infezione che ha cambiato le vite di tutti noi e di conseguenza anche i grandi eventi.
In merito alle possibili restrizioni che attendono atleti, addetti ai lavori e fans, il New York Times ha fatto preoccupare molti. Secondo il quotidiano statunitense, infatti, saranno molte le limitazioni predisposte dal Governo Cinese. Citando una fonte vicina al comitato organizzatore, il NYT ha svelato che gli organizzatori starebbero apportando delle modifiche ai luoghi di gara per ridurre al minimo i contatti tra atleti, giornalisti, funzionari ed eventuale pubblico. Liu Yumin, del comitato organizzatore, ha subito chiarito che nonostante questo lavoro, tutte le arene saranno consegnate in tempo.
Inoltre, all’interno del Villaggio Olimpico, è prevista la presenza di polizia per assicurarsi che nessun atleta rompa la bolla sanitaria. Le interviste con i giornalisti saranno possibili solo dietro una finestra di plexiglass e agli atleti sarà addirittura richiesto di portare un termometro, sotto forma di un cerotto posto sotto l’ascella, che suonerà se hanno la febbre. Una soluzione che, riferita da SVT Sport alla biatleta Hanna Öberg, ha scatenato la reazione contrariata dell’atleta svedese: «Se così fosse, saremmo al limite di ciò che si può sopportare. Spero che questo sia affidabile e che non risuoni nel calore della competizione».
Secondo il quotidiano statunitense, lo slogan dei cinesi è chiaro: "Nessuna minaccia alla salute e alla sicurezza del Paese sarà tollerata". Per questo motivo soltanto trentamila persone potranno entrare in Cina per i Giochi Invernali, rispetto alle 42mila presenti a Tokyo, anche se questo confronto appare poco sensato.
Ovviamente da qui a febbraio c’è un’eternità, se si considera quanto velocemente la situazione pandemica sia cambiata di settimana in settimana nel corso di questo orribile anno e mezzo. La speranza è che le cose evolvano nel modo migliore possibile e ci possano essere dei Giochi possibilmente normali. La Cina giustamente si sta preparando ad ogni eventualità ed è quanto più giusto da fare.
Il New York Times svela: “Le Olimpiadi di Pechino si svolgeranno con grandi limitazioni”
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