Si batte in allenamento come fa in gara, determinato a migliorare ancora dopo gli ottimi risultati della passata stagione e conquistare un posto per le Olimpiadi di Pechino. Sulla pista di Lavazè, Johannes Dale non ha paura di far fatica, nonostante la quota si faccia sentire. Eppure il giovane norvegese, che nella passata stagione ha anche ottenuto il suo primo successo individuale in Coppa del Mondo, è sempre pronto al sorriso o ad un saluto, anche a chi come noi si reca al poligono durante l’allenamento.
Un’ora dopo l’allenamento e finito di pranzare, Dale ci raggiunge fuori dall’Albergo Dolomiti di Lavazé, ci accoglie ancora con il sorriso ed inizia subito a scherzare con noi. È molto dispiaciuto quando gli spieghiamo che alcuni appassionati italiani sono arrabbiati con lui per la sua critica a Wierer per l’utilizzo dell’elicottero, ci spiega che è tutto un malinteso e ci chiede di dargli l’opportunità di spiegare. Cosa che abbiamo fatto nella breve intervista che abbiamo pubblicato alcuni giorni fa.
Messa da parte la polemica puramente mediatica, lo intervistiamo per parlare di biathlon, fare il punto della situazione sulla preparazione estiva, tornare sui risultati ottenuti lo scorso anno e guardare anche alla prossima stagione, nella quale Dale vuole realizzare il sogno da bambino di partecipare alle Olimpiadi. Il giovane norvegese ha anche raccontato di essersi messo al lavoro per migliorare la sua velocità al poligono, dove perde troppi secondi di shooting time.
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