Non soltanto Johanna Hagström, appena guarita dal covid-19. Al raduno di Tignes è assente anche una delle super star della nazionale svedese, quella Linn Svahn che ha conquistato tanti tifosi in appena un anno e mezzo di Coppa del Mondo. La ’99, vincitrice già di una coppa di specialità sprint, non ha raggiunto la Francia in quanto non è ancora al meglio, a causa del problema alla spalla che l’ha già frenata nel finale della passata stagione.
Svahn era la grande favorita per la medaglia d’oro in Germania, veniva da un inverno da grande protagonista in Coppa del Mondo e a Falun aveva anche battuto Johaug nella mass start. Poi, in occasione della tappa svedese di Ulricehamn, è arrivata la caduta nel corso delle batterie e l’infortunio alla spalla. Svahn ha fatto una corsa contro il tempo per recuperare, si è presa il pettorale per la sprint mondiale, ma una volta in gara ha mostrato delle evidenti difficoltà fisiche, uscendo anticipatamente dalla competizione iridata.
«È facile dirlo ora – ha affermato Svahn in una conferenza stampa – ma non ero completamente a posto con la mia spalla quando ho gareggiato lì. Non lo considero un rischio perché era il grande obiettivo della stagione, quindi volevo gareggiare più di ogni altra cosa».
Oggi, però, la svedese ancora non è al meglio. «Gli infortuni fanno purtroppo parte di una carriera d’élite. Ho iniziato l’allenamento abbastanza bene questa primavera, ma ho avuto una piccola ricaduta e sono stata piuttosto limitata per un po’. Ora sto ricominciando ad essere in grado di fare un buon allenamento. Forse non al livello di carico che avrei voluto in questo momento, ma ho potuto allenarmi molto negli ultimi giorni. Sembra positivo. La curva va molto forte verso l’alto».
Nonostante un Mondiale al di sotto delle aspettative, i grandi risultati ottenuti nella passata stagione hanno permesso a Linn Svahn di essere già stata selezionata per la squadra olimpica svedese che parteciperà alle Olimpiadi di Pechino. Per la ventunenne una bella iniezione di fiducia e tranquillità in vista della prossima stagione, che le dà anche la possibilità di recuperare con calma, a differenza di quanto fatto lo scorso anno prima del Mondiale. «Lo scorso anno ho fatto di tutto perché la spalla funzionasse in qualche modo per il Mondiale. Ora devo rinforzarla, affinché possa reggere per molto tempo. Allora (prima di Oberstdorf) mi sarebbe piaciuto avere qualche settimana o un mese per riprendermi e rafforzare per la spalla. Perché pago ancora le conseguenze di quel problema e sono passati alcuni mesi. Ora stiamo iniziando a lavorare sulla strada giusta ma ci è voluto un po’ di tempo e sono ancora un po’ limitato». Insomma forse quella corsa contro il tempo per gareggiare ad Oberstdorf non è stata la cosa migliore da fare.
Svahn è dispiaciuta per essere stata costretta a saltare il raduno, ma è anche convinta che presto tornerà nelle migliori condizioni: «È sempre stimolante essere via insieme alle compagne, ma non mi preoccupo perché ho saltato un raduno in quota. La speranza è che possa partecipare a tutto ciò che arriverà dopo. Sono abbastanza fiduciosa del percorso che stiamo seguendo ora e non provo alcuna ansia».