La nazionale svedese torna ad allenarsi fuori dai suoi confini nazionali. A seguito dell’allentamento delle restrizioni, legato alla riduzione del numero dei contagi da covid-19, la nazionale svedese di sci di fondo ha deciso di muoversi verso il suo primo camp estivo ad alta quota.
Nella giornata di ieri, la squadra di sci di fondo è partita per Tignes, in Francia, dove nelle prossime due settimane si allenerà per iniziare ad abituarsi all’altitudine che troverà alle Olimpiadi di Pechino.
«Abbiamo già avuto alcuni giorni di test a Östersund, dove abbiamo lavorato sia ad altezza "normale" che nella camera per simulare l’alta quota ad un’altezza corrispondente a quella di Pechino. Ora sarà davvero divertente vederci in raduno insieme per la prima volta in questa stagione. Continueremo il lavoro che abbiamo iniziato l’anno scorso, per unire la squadra e lavorare sul gruppo» ha affermato il manager della squadra nazionale Anders Byström.
A Tignes, gli atleti sono attesi da due settimane dure con tanto allenamento in alta quota, che è una parte importante della preparazione verso le Olimpiadi. La squadra vivrà a 2100 metri sul livello del mare e si allenerà sia in pianura che in montagna.
«Questo è un buon inizio per la preparazione olimpica – ha affermato Byström – bisogna imparare a vivere e ad allenarsi in alta quota. Ci alleneremo a quota 3000 metri su neve del ghiacciaio dove ci sono buone occasioni per sciare sentendo la quota. Le condizioni sono buone anche per la corsa e per lo skiroll sulle piste intorno alla Val d’Isere. Anche la squadra francese è in raduno a Tignes. Ci hanno dato molti ottimi consigli sui buoni luoghi di allenamento nella zona».