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VIDEO – Greta Laurent, dal matrimonio con Federico Pellegrino al raduno in nazionale: “È importante essere qui”

Lo scorso 5 giugno, con Federico Pellegrino ha coronato il suo sogno celebrando il matrimonio dopo un anno d’attesa. Greta Laurent è ancora emozionata per l’evento tanto desiderato e mostra con orgoglio la sua fede, ma così come suo marito, partito lo scorso weekend per l’Estonia, ha deciso ugualmente, dopo un mini viaggio di nozze nella splendida cornice piemontese delle Langhe, di raggiungere la squadra femminile in raduno a Tirrenia, in Toscana.

La fondista delle Fiamme Gialle è molto determinata in vista della nuova stagione ed è pronta ad affrontare anche quei sacrifici che essa richiede, compresa la lontananza da Federico Pellegrino, che si sta allenando con la nazionale russa. Chissà se però, proprio assieme al campione azzurro, non possa togliersi la soddisfazione e l’emozione di gareggiare nella team sprint mista in programma a Falun.
Di questo periodo speciale della sua vita, Greta Laurent ci ha parlato nella video intervista che le abbiamo fatto in occasione del raduno di Tirrenia, nella quale ci ha anche parlato di questo nuovo gruppo femminile in cui si ritrova ad avere il ruolo di atleta più esperta della squadra.

Vi proponiamo un breve stralcio scritto delle sue parole a Fondo Italia, mentre l’intervista completa potete vederla nel video.
«Avevamo già rimandato il matrimonio di un anno e la voglia di diventare marito e moglie era troppo forte, così abbiamo deciso di farlo in ogni caso. Non abbiamo potuto fare la grande cerimonia che avevamo immaginato, ma è stato bellissimo, ho pianto praticamente tutto il giorno. Le persone attorno a noi hanno reso tutto unico e bellissimo.
Perché subito in raduno? Se avessimo deciso di fare una luna di miele adesso, non saremmo partiti con la testa da luna di miele, perché quando parte la preparazione è impossibile nella testa di un’atleta pensare di staccare due settimane. Non potevo saltare questo raduno, anche perché se l’avessi fatto non avrei visto allenatore e compagne per un mese e mezzo. Ora sono contentissima di essere qui ad allenarmi con loro. Per noi sarà un’estate particolare, ma ci sono già state delle estati in cui eravamo in squadre diverse e non avevamo la possibilità di essere in raduno insieme. Quest’anno gli incastri non sono dalla nostra parte. Quando abbiamo visto i programmi, abbiamo notato che su 180 giorni avremo avuto la possibilità di vederci soltanto 25, quindi abbiamo deciso di trovare un modo per stare comunque di più assieme, ne vale della nostra tranquillità, che è fondamentale per un atleta. Abbiamo trovato la quadra giusta, sarà un grande sacrificio per entrambi ma siamo disposti a farlo vista l’importante stagione olimpica.
La nuova squadra? Di colpo mi sono trovata ad essere la più anziana del gruppo. Dietro di me, però, Caterina (Ganz, ndr) ha solo tre anni in meno. Sono contenta, spero di dare il mio contributo a loro, ma anch’io ho bisogno di loro nella preparazione. Speriamo di riuscire a sfruttare al meglio i punti forti di ognuna e fare una bella stagione invernale. Formare un gruppo è importante, anche se è uno sport individuale. Come dice Pax (Renato Pasini, ndr) bisogna essere buone compagne di allenamento, non per forza amiche, perché forzarle non porta a niente.
La team sprint mista? Proprio pochi giorni fa ne ho parlato con Pax in pulmino, (Pasini, ndr), sarebbe sicuramente divertente ed interessante (gareggiare con Chicco, ndr), avrò certamente una motivazione in più per provare a guadagnarmi un posto per quella gara»
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GUARDA L’INTERVISTA

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