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Sci di fondo

Fondo – Markus Cramer e la collaborazione con Pellegrino e De Fabiani: “Ne trarranno tutti vantaggio”

In Italia ed in Russia si sta parlando molto della scelta delle due federazioni di far allenare Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani assieme al gruppo Cramer della nazionale russa, che comprende tra gli altri anche Ustiugov, Retivykh, Maltsev e Belov. Il comunicato ufficiale pubblicato simultaneamente da FISI e FLGR ha riportato le dichiarazioni di Elena Välbe, Flavio Roda, Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani e del nuovo dt azzurro Freddy Stauder.

In Russia ha ora parlato anche il diretto interessato, l’allenatore Markus Cramer, molto stimato dai due atleti azzurri. Il tecnico tedesco che da anni allena in Russia è stato intervistato da più parti, sia dal sito Championat che da Sport-Express, dove ha svelato che la proposta l’hanno fatta direttamente i due atleti azzurri in occasione delle gare conclusive di Engadin, quindi ad una settimana di distanza dall’abbandono di Oberstdorf e la rinuncia alla seconda settimana del Mondiale.

«In occasione della tappa finale di Coppa del Mondo – ha dichiarato Cramer a Championat – Federico e Francesco mi hanno avvicinato proponendomi di lavorare insieme. Naturalmente ho riportato la proposta ad Elena Välbe, solo lei poteva darmi il permesso. Abbiamo parlato di questo argomento e siamo giunti alla conclusione che l’arrivo di questi due forti atleti darà ulteriori motivazioni a tutti gli sciatori del gruppo. Entrambe le parti ne trarranno vantaggio. Abbiamo anche parlato della possibilità che entrambi gli atleti si allenino con il nostro gruppo durante l’intero periodo di preparazione, compresi i ritiri in Russia, se possibile». 

Cramer è entrato più nello specifico a Sport-Express: «In occasione delle finali in Svizzera, Pellegrino si è avvicinato a me chiedendo di unirsi al nostro gruppo. Se hanno problemi in Italia? No, sono i due atleti più forti nel paese. Gli italiani hanno formato una squadra giovane con un occhio ai Giochi Olimpici del 2026. In linea di principio, per il mio gruppo è una cosa comune svolgere degli allenamenti congiunti con altri atleti. Abbiamo lavorato assieme a Sundby in passato, l’anno scorso più volte con italiani e francesi. Anche Lampic ha svolto diversi raduni con noi. Comunico senza problemi con gli allenatori degli altri paesi e se ci incontriamo da qualche parte in un raduno, possiamo organizzare con calma una sessione di allenamento insieme. So però che una cosa è allenarsi assieme ed un’altra prenderli sotto la propria responsabilità, soprattutto durante la stagione olimpica. Per questo motivo ad Engadin non ho dato risposta a Pelelgrino. Per prima cosa ho parlato con i miei atleti e naturalmente Elena Välbe. Sono l’allenatore della nazionale russa e alla fine spettava a lei decidere se questa opzione fosse possibile o meno. Gli atleti del mio gruppo hanno reagito molto positivamente. È nel loro interesse, il livello degli allenamenti aumenterà. Anche Elena è d’accordo con questo. Spero che alla fine questa cooperazione possa andare a vantaggio di entrambe le parti».

Cramer ha quindi svelato che il primo raduno si svolgerà a Ramsau il prossimo 17 maggio e, restrizioni covid permettendo, i due azzurri potrebbero anche svolgere un raduno in Russia. «Al momento abbiamo organizzato un solo raduno in Russia, a Tyumen a settembre. Speriamo possano venire anche gli italiani. Sebbene a causa dell’emergenza covid-19 sia oggi difficile prevederlo. In linea di principio è previsto che terremo insieme tutti i raduni. Inoltre gli italiani ci daranno una mano anche in termini organizzativi. Questo è molto importante come ulteriore opportunità per scambiare esperienze ed avere nuove idee».

L’allenatore tedesco ha poi aggiunto: «A Tyumen ho avuto un dialogo molto serio con Ustiugov e Retivykh. Entrambi erano inizialmente sorpresi, ma poi hanno detto che era una soluzione molto bella. È una grande opportunità per loro allenarsi con colui che lo scorso anno è stato il miglior velocista al mondo. Io resto l’allenatore della nazionale russa, ma sono sicuro che i due italiani ci aiuteranno. I ragazzi l’hanno già capito».

L’accordo al momento è di un anno. «Per ora abbiamo parlato soltanto di questa stagione. Non so, magari uno dei due deciderà di chiudere del tutto la carriera dopo le Olimpiadi. Se ho parlato con il loro vecchio allenatore? Conosco Stefano Saracco da molto tempo, lavora con Lampic. Come ho detto, abbiamo avuto sessioni di allenamento congiunte. Adesso si concentrerà sul lavoro con i giovani atleti italiani. Anche questa è una nuova sfida».

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