Piccolo è bello per il Piemonte – la regione i cui monti si affacciano sul mare della vicina Liguria – che ha trasformato i suoi borghi in un’importante forza di attrazione per i turisti, gli amanti della natura e del buon cibo ma anche per chi, in questo particolare periodo storico, cerca un luogo tranquillo ma dotato di ogni comodità per lo smart working.
Una carta vincente, quello del “piccolo è bello”, che il territorio ha saputo giocare già nel periodo pre pandemia e che ora si trasforma in un asso nella manica. Come spiega l’assessore regionale al Turismo Vittoria Poggio: “Siamo la prima regione italiana per il numero di Comuni al di sotto dei 5mila abitanti. E questa per noi è una ricchezza, tenuto conto che anche l’Istat ha rilevato un orientamento del turismo nazionale e internazionale a privilegiare la scoperta di luoghi insoliti o considerati di nicchia. Il Piemonte ha tutto: laghi, colline, montagne, valli. Ma non solo: l’offerta, soprattutto nei piccoli centri, è ormai di alto livello tanto che proprio nelle località piccole si concentra la curiosità del turista che chiede di unire la qualità paesaggistica alla tranquillità. Senza contare il cibo: il Piemonte è una delle mete più ricercate per quanto riguarda l’enogastronomia”.
La montagna ed i suoi operatori, sono stati quelli che forse più di altri hanno risentito dell’emergenza sanitaria per la pandemia da Coronavirus, nonostante sui monti e nelle valli sia garantito praticare sport ed escursioni all’aperto e, visti gli spazi immensi, il distanziamento sociale. Ma la Regione Piemonte non ha lasciato solo il “Mondo della Montagna”, dove l’economia è data da una filiera che dal ristoratore porta fino al piccolo negozio di prossimità, ai maestri di sci a chi accompagna i turisti lungo i sentieri immersi nella natura.
“Abbiamo attivato due tipi di sostegni – precisa l’assessore Poggio – Quello economico rivolto ai Consorzi, Atl e operatori della filiera che per il 2021 ammonta a 22,5 milioni. L’anno scorso abbiamo impegnato 5 milioni per il buono vacanza col quale 40mila visitatori hanno trascorso tre notti in una località turistica del Piemonte pagandone una sola: una a carico della Regione, e una a carico della struttura ricettiva. E quest’anno il buono è stato rifinanziato con 1,5 milioni e le prenotazioni resteranno aperte fino al 30 giugno 2021”.
Entro l’estate, inoltre, sarà pubblicata anche la prima guida online delle strutture ricettive piemontesi accessibili alle persone con disabilità momentanea o permanente. “L’operazione – conclude l’assessore Vittoria Poggio – è in pieno svolgimento grazie alla collaborazione della Consulta delle Persone in Difficoltà”.
Turismo – Il Piemonte punta sulle sue vette e sui suoi piccoli borghi montani per rilanciale il turismo in totale sicurezza
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