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Biathlon

Biathlon – Mazet parla dello splendido duello tra Johannes Bø e Lægreid

Da una parte ha vissuto il finale di stagione che ogni allenatore avrebbe sognato, ma dall’altra è stato anche molto difficile. Siegfried Mazet ha visto due suoi atleti sfidarsi fino all’ultimo poligono per la vittoria della classifica generale della Coppa del Mondo, tra la soddisfazione del grande lavoro fatto, ma anche l’attenzione a restare neutrale e non avere alcun atteggiamento che potesse indispettire l’uno o l’altro.
Da una parte quel Johannes Bø cresciuto tantissimo negli anni grazie al suo lavoro e capace di vincere tantissimo nelle ultime stagioni. Dall’altra il giovane Lægreid entrato di prepotenza nell’élite mondiale del biathlon alla sua prima stagione.
L’allenatore francese ha raccontato ai colleghi di Nordic Magazine come ha vissuto questa sfida tutta interna alla sua squadra: «Volevo essere il più neutrale possibile – ha affermato Mazetgià dal briefing del giorno precedente, ho cercato di essere il più obiettivo possibile. Per quanto riguarda l’azzeramento, solitamente Patrick Oberegger, il mio collega di tiro femminile, mi aiuta, ma in questo caso gli ho detto che avrei curato entrambi contemporaneamente. Quindi Johannes e Sturla hanno sentito le stesse cose, volevo solo che se ne andassero avendo avuto le stesse informazioni, senza pensare che avrei potuto favorire uno dei due. Se avessi commesso l’errore di avere un favorito e di spingere di più per uno che per l’altro, avrei sbagliato. Non potevo mettermi di farlo in questa posizione».
Alla fine la Coppa del Mondo è andata a Johannes Thingnes Bø, nonostante una stagione che forse per lui è anche stata al di sotto delle aspettative. «Per uno questa stagione è andata molto bene e per l’altro un po’ meno – ha dichiarato Mazetma è stato lui, Johannes, a vincere il globo di cristallo quando aveva molto da perdere contro uno Sturla che aveva tutto da guadagnare. È stata una situazione molto difficile per Johannes che ha sofferto ed è stato sfidato da Sturla. Nonostante abbia vinto la classifica generale, non ha vissuto una stagione molto buona. Ciò che è rassicurante è che può solo fare di meglio in futuro».
Mazet dovrà ora gestire la rivalità tra i due, anche se ha sottolineato come nel team abbia regnato il fair play per tutta la stagione. «Ci sarà come sempre un po’ di rivalità, ma dovrà rimanere sana – ha sottolineato l’allenatore francese – questa sarà chiaramente la sfida per il prossimo inverno. Tutto è andato bene in questa stagione, c’è molto fair play, ma Johannes sarebbe stato male se Sturla lo avesse battuto all’ultimo a Östersund. Il globo non era già di proprietà di Johannes prima dell’ultima gara. Sturla ha fatto la differenza in questa stagione. Quando lo abbiamo portato con noi l’anno scorso, sapevamo che era un ottimo tiratore e poteva contribuire alla squadra con un alto livello di tiro. Con il senno di poi, possiamo dire che la nostra strategia sia stata quella giusta».
Dopo il grande inizio, molti si aspettavano un calo di Lægreid nel corso della stagione, pochi avrebbero immaginato che avrebbe potuto seriamente lottare per il globo di cristallo alla sua prima stagione in Coppa del Mondo. «Questa era la mia domanda a gennaio. Abbiamo cercato di ottimizzare tutti i suoi tempi di recupero, è rimasto in Europa da gennaio a fine marzo risparmiandogli energie. Ha anche sfruttato lo slancio delle medaglie mondiali. Ha mantenuto l’energia che aveva all’inizio, ecco cosa lo ha fatto andare avanti. Con due o tre gare un po ‘peggiori, il suo morale non sarebbe stato lo stesso. Sono tante piccole cose messe insieme che lo hanno fatto arrivare fino alla fine».
La curiosità di tutti è capire se Lægreid riuscirà a ripetersi anche il prossimo anno, quando sarà considerato un contender per Coppa del Mondo e medaglie fin dall’inizio, trovandosi tanta pressione addosso. «È difficile da dire perché non sappiamo come reagirà – ha ammesso Mazet – l’anno prossimo si presenterà al via con un nuovo status che dovrà essere gestito. È destinato ad avere giornate brutte, settimane negative, forse tre di fila: è qui che vedremo la sua capacità di reagire per far passare la tempesta. Sarà interessante osservare la sua capacità di rimontare in sella, ma oggi è impossibile prevederlo».

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