Nel weekend appena concluso, la Coppa del Mondo di sci alpinismo ha fatto tappe in Italia: la Val Martello ha ospitato i campioni dello sci alpinismo per una due giorni che ha visto l’Italia protagonista, grazie al successo di Matteo Eydallin e al terzo posto di Alba De Silvestro e Robert Antonioli.
Organizzare un evento al tempo del Covid è davvero molto impegnativo ed i comitati organizzatori che cercano in tutti i modi di onorare gli impegni presi, anche per osservare i calendari gare, sono davvero da ammirare: tanto lavoro dietro le quinte per rispettare tutte le normative anti Covid previste, ma alla fine tante soddisfazioni per l’ottima riuscita degli eventi e qualche sogno nel cassetto.
Le parole del presidente del comitato organizzatore del Marmotta Trophy, Georg Altstätter, rilasciate all’ufficio stampa dell’evento, sono di buon auspicio per la realizzazione di futuri eventi che possano consacrare definitivamente la Val Martello quale località per ospitare lo sci alpinismo in tutte le sue declinazioni.
«Col Covid-19 è difficile organizzare eventi, ovunque. Per questo abbiamo creato un protocollo anti Covid, con la ASL di Bolzano. Qui ci sono delle regole da rispettare, per tutti: dai volontari alle squadre nazionali. Sono arrivati con un tampone risalente a non più di 48 ore prima, e hanno eseguito un altro test prima di entrare in valle, per essere certi che non ci siano positivi. Tra l’altro anche i volontari hanno fatto il test, nell’arco dei due giorni precedenti alla gara. Tutti devono portare la mascherina del tipo FFP2, così siamo certi di essere protetti contro il Covid-19.
Dietro un evento di Coppa del Mondo come questo c’è quasi un anno di lavoro: siamo partiti gestendo tutto quanto, lo staff e l’associazione sportiva, l’AVS, tutti lavorano. Anche i membri del soccorso alpino, non solo della Val Martello ma anche della Val Venosta, aiutano a preparare la gara. Ieri (sabato 20 febbraio, ndr) c’è stata la Sprint al Centro Biathlon, oggi (domenica 21 febbraio, ndr) l’Individual qui in alta Val Martello, con un centinaio di membri del Soccorso Alpino che monitorano i partecipanti, controllano che tutti stiano sul tracciato e che non ci siano incidenti. Sono pronti ad intervenire subito.
Il mio ringraziamento va proprio a tutti volontari e alle associazioni che lavorano con noi, e alla Provincia di Bolzano, che ci dà un grande sostegno. Ringrazio anche gli sponsor: senza di loro è impossibile organizzare una Coppa del Mondo di scialpinismo. I numerosi volontari ci aiutano tantissimo.
Ora, finita la Coppa del Mondo, non sappiamo ancora cosa ci riserva il futuro: ma l’intenzione di organizzare un’altra Coppa del Mondo qui, al centro del Parco Nazionale dello Stelvio, c’è tutta. Con la nostra natura e la nostra valle adatta allo scialpinismo, vengono tanti turisti che nel tempo libero praticano fondo, escursioni con le ciaspole e ovviamente si dedicano allo scialpinismo. Ospitare in Val Martello un’altra Coppa del Mondo è importante per darle la visibilità che merita.
I Campionati Mondiali sono un sogno, bisognerà parlarne con la FISI e con l’ISMF… chissà, nei prossimi anni potremmo arrivare lì!».
Sci Alpinismo – Georg Altstätter: “I Campionati Mondiali in Val Martello? Nei prossimi anni potremmo arrivare lì”
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