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Biathlon – L’allenatore della Francia infuriato dopo l’individuale femminile: “Abbiamo fatto una gara di m….”

Il Mondiale della nazionale francese femminile era partito piuttosto bene con le medaglie conquistate da Anais Chevalier-Bouchet nella sprint e nella pursuit. Risultati che hanno già mostrato quindi un salto di qualità rispetto alle difficoltà avute un anno fa ad Anterselva. Ma l’individuale è stato un autentico pugno in faccia per il team transalpino con una prestazione di squadra molto negativa: Bescond 18ª con due errori, Chevalier-Bouchet 27ª con due, Braisaz-Bouchet 63ª con sei e Julia Simon fermata con sette errori. Quest’ultima non ha accusato alcun problema fisico, ma è stata stoppata dai suoi allenatori per risparmiarle gli ultimi tre chilometri evitandole di spendere energie inutili.

Al termine della gara l’allenatore Frédéric Jean era su tutte le furie e si è sfogato in un’intervista riportata dal sito Le Dauphine, utilizzando termini anche piuttosto pesanti per descrivere la prova della sua squadra: «Mi fanno male le gambe e la testa dopo questa gara in cui ci siamo persi. Non ho ancora visto Jean-Paul Giachino (allenatore del tiro, ndr) e non ho visto nessuna delle ragazze, quindi non abbiamo fatto ancora il debriefing, ma non ci vuole una laurea per capire che abbiamo fatto una gara di merda (si, ha detto così, ndr). Non ci sono altre parole per dirlo».

Jean non è quindi riuscito a comprendere fino in fondo cosa sia accaduto, soprattutto ad Anais Chevalier-Bouchet, apparsa la controfigura di alcuni giorni fa: «Da quello che ho visto a bordo pista si capiva che c’era meno ritmo. In ogni caso Justine ha quasi avuto il suo miglior tempo sugli sci dall’inizio dei Mondiali, quindi vuol dire che le cose non vanno troppo bene, Anais Bescond ha sciato al suo livello. È invece abbastanza incredibile ciò che è accaduto ad Anais Chevalier-Bouchet, perché tre giorni fa ha avuto sensazioni stratosferiche e si ritrova a due minuti di distanza nel tempo sugli sci. Calo di concentrazione dopo le medaglie? No, la squadra è rimasta concentrata, c’era voglia e credo volessero iniziare bene questa seconda seconda settimana, ma ci sono poche cose positive dopo questa gara».

Jean ha quindi spiegato la decisione di fermare Simon: «Ha ancora delle gare dove può raccogliere qualcosa in questo Mondiale. Dopo un 13/20 al tiro era chiaro che non avesse chance di giocarsi qualcosa. Stava andando molto molto bene sugli sci. Quindi abbiamo preferito fermarla per la staffetta di sabato, dove può portarci un valore aggiunto, e soprattutto per la mass start, dove ci auguriamo di avere una bella reazione da lei».

Nonostante l’ottimo inizio di Mondiale, l’allenatore francese non ha nascosto quindi la propria delusione: «Questa gara rovina un po’ quanto fatto fin qui. Quello che mi fa davvero arrabbiare è che l’individuale è una gara di tiro e non siamo stati affatto bravi. Inoltre sugli sci non è andata benissimo, quindi ci sono molte cose che non la rendono una buona giornata».

L’intervista è stata fatta a caldo appena terminata la competizione.

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