A Falun, in Svezia, gli atleti si sono trovati di fronte ad una nuova procedura dei test anti-covid, un’esperienza del tutto nuova rispetto a quanto fatto fin qui, che alla maggior parte non è piaciuta. A tutti coloro che devono sottopporsi al test viene consegnato il tampone da infilare nel naso e devono quindi fare tutta l’operazione da soli. Una procedura certamente molto particolare, che ha stupito tutti e scatenato qualche protesta.
La cosa non è affatto piaciuta alla squadra norvegese, come spiegato dal dt Bjervig a VG: «Sono sorpreso che abbiamo dovuto fare il test da soli. Avrebbe dato maggiore sicurezza se lo avesse fatto una persona esperta. Alcuni trovano anche sgradevole un simile tipo di test. È una barriera da rompere e farlo da soli non è facile, ma tutti sono riusciti a completarlo. Qualcuno però è stato costretto a ripeterlo».
Forti proteste sui social da parte del fondista britannico Andrew Young, che ha scritto: «Sono appena stato testato alla Coppa del Mondo di Falun. La versione svedese del test è molto diversa. Ti danno il tampone in mano e te lo fanno fare da solo. Speriamo che ogni concorrente presente a Falun sia abbastanza bravo nello spingere il tampone su per il naso».
Il fondista britannico ha anche contestato la situazione di igiene. «Inoltre non c’erano guanti disponibili e abbiamo usato tutti la stessa penna per compilare i moduli». Tra i commenti di tifosi e amici che lo invitano a stare al sicuro, c’è anche quello di Manificat che ha scritto "L’idiozia è ovunque". Simpatico anche il messaggio di un tifoso che ironicamente ha scritto che probabilmente Klæbo è già tornato in Norvegia dopo aver avuto queste notizie.
Gli organizzatori si sono difesi sottolineando che questo metodo di test è utilizzato nella regione ospitante e stanno agendo sempre d’accordo con la FIS. A difendere però il loro operato è anche Remi Andersen, medico nella squadra nazionale norvegese. «L’ho vissuto come sicuro, anche se era una nuova esperienza. Ho ricevuto buone istruzioni, sono stato osservato quando è stato eseguito il test e mi hanno spruzzato le mani». Insomma un test forse ancora più sgradevole degli altri, ma comunque sicuro.
A NRK, il direttore della Coppa del Mondo di Fondo, Pierre Mignerey, si è scagliato contro i critici: «Molte persone pensano di essere esperte in tutto. Non sono un dottore. Le persone competenti sono responsabili di alcuni processi. Ebbene, le regole sono diverse nei singoli paesi. Dobbiamo rispettare coloro che sono competenti in questa materia. Mi sembra che in questo periodo storico tutti abbiano un’opinione su qualsiasi questione. Ciò è stato dimostrato anche dalla situazione con Alexander Bolshunov. Tutti pensano di sapere tutto nel mondo. Ma alcune persone dovrebbero essere responsabili di una cosa, altre dell’altra. Allora andrà tutto liscio».
Fondo – A Falun gli atleti scoprono un nuovo test anti-covid: devono fare il tampone da soli
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