Oltre ad Alessandro Pittin, ottimo 14°, erano altri cinque gli azzurri che sono riusciti a partecipare anche al segmento di fondo. Una grande prestazione per Raffaele Buzzi, che ha concluso con un ottimo 24° posto entrando in zona punti. Di poco fuori, invece, Samuel Costa, mentre gli altri hanno concluso più indietro.
Al termine della gara queste le parole degli azzurri raccolte da Newspower, ufficio stampa dell’evento fiemmese.
Raffaele Buzzi (ITA) – 24°
«La competizione di oggi è andata bene, è stata dura come sempre ma mi sono trovato meglio degli altri anni, quindi sono contento. Gareggiare su questa neve è stato un po’ difficile; la nevicata di stanotte si è sentita e ha reso la gara leggermente più complicata e competitiva. Nel salto invece non ha per niente rallentato lo stacco, la velocità era la stessa di ieri grazie all’ottimo lavoro dei soffiatori».
Samuel Costa (ITA) – 32°
«Negli ultimi giorni mi sono ritrovato a fare sempre lo stesso errore nel salto, e sfortunatamente è stato così anche questa mattina. Nella gara di fondo, alla fine del secondo giro, Alessandro (Pittin) e Taylor (Fletcher – USA) hanno accelerato e ho provato a rimanere con loro, ma purtroppo non sono riuscito a mantenere la velocità. Ho accumulato un po’ di acido lattico nelle gambe che non mi ha permesso di tenere il passo e successivamente non sono più riuscito a recuperare le mie energie, quindi non è proprio andata come mi aspettavo. La nevicata di questa notte non mi ha creato nessun problema, ha solamente rallentato un po’ la gara, ma la pista era comunque molto bella. Personalmente mi piace gareggiare in Val di Fiemme, conosco molti volontari quindi mi trovo sempre particolarmente bene. A Predazzo avrei preferito saltare dal trampolino grande, invece che da quello piccolo, perché solitamente vado meglio. Penso che verrà riparato presto e che mi divertirò a tornare a gareggiarci assieme ai miei compagni. La mancanza del pubblico si è fatta sentire, negli ultimi anni venivano le scuole con diversi ragazzi, che erano sempre felici quando ci vedevano saltare; molti di loro ci chiedevano anche autografi o pettorali e la gioia in quei momenti era tanta. Mi dispiace che a causa del COVID-19 non sia possibile per i tifosi assistere alla gara, ma speriamo che in futuro possano tornare a sostenerci più forti di prima».
Aaron Kostner (ITA) – 46°
«Sono deluso dal salto, in allenamento, durante i raduni dopo il mio disastro a Ramsau, ero andato bene. Poi sul trampolino non sono riuscito a mettere in pratica quel che ho imparato. In Coppa del Mondo la velocità di lancio è bassa: un piccolo errore si paga il doppio. Nel salto quindi non è andata bene, ma nel fondo sento di aver fatto una buona gara, anche se ho pagato l’ultimo giro, ma va bene così. La neve di stanotte non ha influito sulla gara di oggi. Il trampolino, come sempre, è ghiaccio puro, anche se nevica i soffiatori vanno in azione e non fa alcuna differenza. Nel fondo forse sì, ma gli sci sono comunque andati veloci, e per questo ringrazio gli ski-men, che hanno fatto un ottimo lavoro. Peccato non ci siano i tifosi: sono vicino alla Val Gardena, casa mia, e capitava che qualche mio compaesano venisse a vedermi, spero che qualcuno venga di nuovo a tifare per noi italiani».
Domenico Mariotti (ITA) – 48°
«La gara è andata bene, è la mia prima volta in Coppa Del Mondo e sono soddisfatto. È una gara dura. Il mio trampolino non è di un gran livello ma pian piano, lavorando, si migliorerà. La neve fresca di stamattina non ha influito, gli sci erano veloci e per questo ringrazio gli ski-men. I volontari hanno fatto un bel lavoro sul trampolino, con i soffiatori, la pista di lancio era messa bene e la gara è stata buona».
Giulio Bezzi (ITA) – 49°
«A dire la verità non so bene neanch’io cosa sia successo. È da tutta la stagione che non ho buone sensazioni, peccato per il salto di stamattina. Partire indietro è sempre più difficile, soprattutto di testa. Però non so cosa mi stia succedendo nel fondo, mi manca brillantezza. Peccato, perché correre in casa è sempre una bella emozione, anche se quest’anno non c’è il pubblico e questa mancanza si fa sentire, soprattutto nella parte di fondo. Avere qualcuno che ti incita durante le salite, in tutto il giro, cambia le cose. Peccato, volevo far bene in questa gara, riproverò in quella di domenica».