Ha faticato ad arrivare fino alla fine, ma non ha voluto mollare e ha deciso di affrontare anche il Cermis pure se la sua condizione non era eccelsa e non aveva velleità di classifica. Giandomenico Salvadori ha voluto onorare l’impegno degli organizzatori e tutti i volontari che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento, nonostate un periodo storicamente molto difficile.
«Sarebbe stato più facile abbandonare – ha ammesso il trentino delle Fiamme Gialle a Fondo Italia – ma non mi piace lasciare le cose a metà. Inoltre l’ho fatto anche in rispetto di coloro che hanno lavorato tanto per organizzare tutto questo nonostante l’assenza di pubblico e in un anno così difficile. Per tutti questi motivi era giusto arrivare fino in fondo. Sono consapevole di non aver fatto delle belle gare qui in Val di Fiemme, ma ce l’ho messa tutta a finire il Tour. Ora riposiamo e ragioniamo sulle prossime tappe da fare».
Salvadori ha già la testa alla preparazione per il Mondiale di Oberstdorf, nel quale ha due gare che ha segnato di rosso. «Cerchio lo skiathlon, un format di gara dove sono sempre andato bene, tranne lo scorso anno quando avevo avuto degli evidenti problemi in skating. Quest’anno in tecnica libera le cose stanno andando diversamente. Anche la cinquanta in classico resta un obiettivo. Spero di ritrovare le sensazioni migliori che avevo lo scorso anno».