Dopo aver sofferto tantissimo nella mass start di 10km in classico di venerdì, Ilaria Debertolis è riuscita a recuperare un po’ di energie per la sprint, superando il taglio della qualificazione e chiudendo trentesima. La trentina delle Fiamme Oro si è qualificata di un soffio e si è trovata in una batteria impossibile con gente del calibro di Svahn, Lampic e Nepryaeva, chiudendo al sesto posto.
L’azzurra ha così commentato la sua gara: «Quando si ha il pettorale numero trenta bisogna prendersi la batteria che ti capita. In ogni caso finire in un quarto di questo livello può anche rivelarsi una bella occasione perchè magari esce fuori una batteria veloce, come è stato in questo caso. Purtroppo la stanchezza si è fatta sentire, così sono partita bene ma nel finale ho pagato. La sprint di Tesero è sempre molto particolare, non soltanto per la durezza del tracciato ma anche perché ci si arriva a fine Tour de Ski, quando le energie scarseggiano».
Ma come si fa ad arrivare alla fine di questi dieci giorni con ben otto gare? La spiegazione per Debertolis è semplice: «Facciamo le gare, mangiamo e dormiamo. Vita sociale zero, anche se tanto sarebbe ugualmente così a causa del covid. Si cerca di andare dormire presto e riposare tante ore per recuperare bene».
Per la poliziotta sarà la prima volta che affronterà il Cermis con partenza in linea. «Ho sempre avuto l’esperienza di gareggiare qui a inseguimento, quindi non ho mai affrontato il Cermis con una mass start. Credo che da una parte possa essere più facile, perché andando fuori tutte assieme si risparmiano energie. Io cercherò di stare coperta per dare poi tutto sulla salita».
Fondo – Ilaria Debertolis verso la mass start del Cermis: “Importante restare coperte all’inizio per dare tutto in salita”
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