Ha fatto molto scalpore lunedì mattina la notizia dei trentatre juniores russi che si sono cancellati dalla competizione juniores di Izhevsk dopo l’arrivo degli agenti antidoping. RUSADA, l’Agenzia Antidoping Russa, sta indagando sull’accaduto, ma con essa anche l’Unione Russa di Biathlon, che vede la sua immagine nuovamente danneggiata su scala internazionale.
Alexei Nuzhdov, vicepresidente dell’Unione russa di biathlon (RBU), ha così commentato su Sport-Express: «Sono pronto a commentare l’accaduto in tre punti. Primo: la RBU vuole sicuramente risolvere questa situazione. E lo farà certamente. Verificheremo per oggettività il motivo del ritiro di ogni partecipante. Secondo: la RBU è la più interessata ai procedimenti aperti. I risultati del controllo saranno presentati sia alle autorità interessate che all’intera comunità del biathlon. Questo è nel nostro interesse. Terzo: RBU ringrazia i media per aver sollevato un argomento importante e delicato. Esprimiamo la nostra speciale gratitudine a Nikolai Pankratov, che è stato il primo a richiamare l’attenzione su questo punto. Inoltre, secondo me, può essere considerato un professionista esperto in questa materia».
Quest’ultima frase è una chiara provocazione, in quanto l’ex fondista, che ha denunciato l’accaduto, venne squalificato due anni per essere stato trovato in possesso di fiale di un vasodilatatore e dell’attrezzatura necessaria alla sua infusione in vena.
Dell’argomento ha parlato a TASS anche il presidente dell’Unione russa di biathlon (RBU) Viktor Maygurov, affermando che l’organizzazione sta indagando sui motivi della rimozione degli atleti dal fucile Izhevsk dopo l’arrivo degli agenti doping. «La rimozione di massa degli atleti dalle gare di Izhevsk non è passata inosservata alla RBU. Stiamo discutendo di questa situazione con i rappresentanti delle regioni, tutti avevano le proprie ragioni. In ogni caso, il ritiro da una competizione non solleva l’Atleta dal Controllo Antidoping. Tutti sono disponibili per i test antidoping ora ed erano disponibili a Chaikovsky e Izhevsk».