Dalla Norvegia è arrivato un attacco pesante nei confronti di Federico Pellegrino da parte di Emil Iversen. Il fondista norvegese non ha mandato giù le critiche che l’azzurro ha rivolto ai norvegesi, colpevoli di aver boicottato le tappe di Davos e Dresda, prima di saltare anche il Tour de Ski.
Forti e ingenerose le sue parole nei confronti dell’azzurro: «Pellegrino dovrebbe stare zitto – ha affermato Iversen a NRK – ha vinto due gare e dovrebbe essere felice per i due successi che ha ottenuto. Non sono così certo che ne farà altre dopo il Tour de Ski. Così anche gli altri sfruttassero questa occasione per salire sul podio perché non avranno molte occasioni quando torneremo. Uno dovrebbe avere rispetto per quello che pensano gli altri, perché questa malattia è una cosa seria che ha colpito ognuno quest’anno. Credo che gli altri dovrebbero ringraziare noi norvegesi». Evidentemente, però, sul covid non hanno la stessa posizione i norvegesi di sci alpino, salto, combinata nordica e biathlon, regolarmente presenti alle gare. Ma soprattutto il norvegese chiede rispetto per le proprie opinioni quando egli stesso non ne ha per quelle altrui. Anche perché Pellegrino aveva affermato di rispettare la scelta degli atleti norvegesi, pur non essendo d’accordo con loro.
Iversen ha poi aggiunto: «Solo Bolshunov può dispiacersi, perché avrebbe potuto battere noi norvegesi. Tutti gli altri sono riusciti a salire di alcune posizioni grazie alla nostra assenza. Stanno guadagnando più soldi, più posti sul podio, più onore e gloria. Quindi si godessero questi successi finchè possono».
Parole irrispettose nei confronti degli altri atleti da parte di chi non ha accettato delle normali critiche che non rappresentavano certo delle offese. Dov’era Iversen quando negli scorsi anni Pellegrino contestava il calendario della Coppa del Mondo? Come tutti gli altri suoi connazionali e i media norvegesi che criticavano i pareri dell’azzurro, Iversen appoggiava il congestionato programma delle passate stagioni. Inoltre, il forte atleta norvegese, prima di deridere l’azzurro ritenendolo non in grado di battere i norvegesi, avrebbe dovuto avere maggior rispetto nei confronti di chi in Coppa del Mondo ha ottenuto il doppio dei successi individuali rispetto ai suoi e, a differenza sua, ha anche un oro mondiale individuale, ottenuto proprio davanti al suo fenomenale, e su questo non ci sono dubbi, connazionale.
Sarebbe bello, per quanto stimiamo un atleta della storia e anche simpatia di Iversen, se arrivassero da parte sua delle scuse e spiegazioni, perché comprendiamo che il nervosismo attuale possa a volte portare ad andare oltre le righe nelle dichiarazioni, oppure che qualcuno possa avergli riferito in maniera errata le parole di Pellegrino.
In qualche modo lo ha fatto capire anche il dt azzurro Marco Selle, intervistato da NRK sull’argomento: «Lo stesso Iversen dovrebbe avere rispetto delle opinioni altrui. Pellegrino ha detto ciò che sentiva in quel momento, anche se nel profondo c’è comunque rispetto per la scelta fatta dai norvegesi. È un peccato che i norvegesi non siano al Tour de Ski e sappiamo che sarà più facile per tutti vincere ed ottenere punti. Ma Pellegrino ha detto quelle cose proprio perché vuole competere contro i migliori».