Una qualificazione inutile quella a cui abbiamo assistito nella giornata di ieri, tranne che per Aschenwald che vincendola si è messo da parte i soldi del premio riservato al vincitore di giornata. Secondo quanto riferito dai media polacchi, perché mancano ancora le conferme ufficiali, tanto che sul sito della FIS è ancora presente la start list originale, la FIS ha infatti cancellato tutto e riammesso la squadra polacca a seguito della negatività riscontrata questa mattina nel test cui si è sottoposta ieri tutta la squadra. Alla gara parteciperanno quindi tutti, anche i veri lucky loser, coloro che dopo il salto di ieri erano stati eliminati.
Niente scontri diretti quindi, né Bresadola contro Soukup, come era da programma. Per entrare nei trenta bisognerà effettuare uno dei migliori trenta salti, come nella normalità. Gara quindi rivoluzionata, nella speranza che il clima sia clemente, perché se dovesse capitare una giornata tipo quella di ieri assisteremmo ad una vera e propria maratona.
Al di là però del dispiacersi per aver assistito ieri ad una qualificazione già di per sé bruttina, a causa delle condizioni metereologiche e per le assenze, diventata ora anche inutile, bisogna però dire che giustizia è stata fatta riammettendo gli atleti polacchi esclusi per un test falso positivo di Muranka.
Riavvolgiamo il nastro. Nel test svolto ad Oberstdorf due giorni fa Muranka era risultato positivo e questo aveva portato all’esclusione di tutto il team in quanto gli atleti erano stati ritenuti contatti stretti del positivo. Lunedì mattina dei nuovi test avevano confermato la negatività di tutto il gruppo e la leggera positività di Muranka. Alle 21.00 di lunedì sera, la Polonia è riuscita ad ottenere la possibilità di schierare la sua squadra se i risultati dell’ultimo test, che sarebbero stati annunciati questa mattina, fossero risultati negativi. Se anche solo uno dei polacchi fosse stato positivo, ovviamente Muranka compeso, la competizione sarebbe andata avanti come da programma con i cinquanta qualificati.
Alle 9.00 di questa mattina la Polonia ha annunciato che tutti i suoi atleti ed anche i tecnici sono risultati negativi al coronavirus, quindi riammessi alla competizione, cancellando di fatto la qualificazione di ieri.
Decisivo anche l’intervento del governo, in quanto il ministro dello sport Piotr Glinski aveva chiamato direttamente il governo della Baviera per chiedere la riammissione dei suoi atleti. Forti pressioni sono anche arrivate dal direttore agonistico della squadra, l’ex campione Adam Malysz, che aveva usato parole forti verso nel chiedere la riammissione dei propri atleti. «Non siamo contadini – ha affermato, secondo quanto riportato da Ski-Nordique – ma una squadra di alto livello venuta a combattere contro i suoi rivali».
Alla fine la Polonia ha avuto ragione e giustizia è stata fatta. La domanda resta però sempre la stessa: cosa sarebbe accaduto con nazioni politicamente più deboli? Forse è anche inutile porsela, sappiamo già la risposta.