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Sci di fondo

Fondo – I dubbi sulla Coppa del Mondo: Tyumen si propone per le finali, mentre Holmenkollen potrebbe essere a rischio

Tanto lavoro in questi giorni per il Comitato Sci di Fondo della FIS. Questa mattina la Federazione Internazionale ha comunicato attraverso una nota stampa lo spostamento della tappa di Coppa del Mondo di Ulricehamn dal 16-17 gennaio al 6-7 febbraio per consentire così una settimana di riposo dopo il Tour de Ski e far fare anche un viaggio internazionale in meno agli atleti, che inizialmente avrebbero dovuto raggiungere la Svezia per poi recarsi in Finlandia e tornare successivamente in Svezia.

Secondo quanto si apprende molte squadre avrebbero già comunicato alla FIS la loro intenzione di non mandare i migliori atleti a Nove Mesto, vista la vicinanza con il Mondiale di Oberstdorf. A questo punto la tappa della Repubblica Ceca, in programma il 20-21 febbraio, potrebbe essere a forte rischio.

Ma le notizie più importanti potrebbero arrivare per le ultime tappe della stagione. Innanzitutto bisogna sostituire le finali di Pechino, che salteranno a causa delle restrizioni cinesi e i regolamenti sulla quarantena. Secondo quanto si apprende, la Russia si è ufficialmente proposta per poter organizzare le finali della Coppa del Mondo a Tyumen. Allo stesso tempo il Comitato degli Atleti ha fatto richiesta di far disputare in un’unica nazione le ultime due settimane della Coppa del Mondo. Sembrerebbe quasi un involontario assist alla Norvegia, in quanto in questa maniera si potrebbero disputare, come da programma, sprint e 30/50km di Holmenkollen nel weekend dal 12 al 14 marzo, mentre la settimana successiva Lillehammer ospiterebbe le finali della Coppa del Mondo al posto delle competizioni saltate a dicembre. Ma sulla Norvegia pende la spada di Damocle delle restrizioni. Infatti le norme sulla quarantena, obbligatoria per chi arriva dai paesi ritenuti ad alto rischio, potrebbero costringere la Norvegia a dover rinunciare ad ospitare le finali della Coppa del Mondo. La Federazione Norvegese è in trattativa con le proprie autorità sanitarie per cercare di risolvere la situazione, ma al momento anche la 50km di Holmenkollen è quindi a rischio.
A questo punto, se la Norvegia venisse fatta fuori dalle decisioni delle proprie autorità nazionali, avrebbe delle ottime opportunità la Russia, che si è proposta addirittura di ospitare le ultime due settimane di Coppa del Mondo, accogliendo così la richiesta degli atleti. Ma cosa accadrebbe se dovesse arrivare dal TAS la conferma della sospensione della Russia legata alle vicissitudini di Rusada? Attenzione quindi anche a Nove Mesto, che potrebbe ritrovarsi addirittura a vincere il jackpot, perdendo una tappa inutile per guadagnare le finali. Entro il 15 dicembre se ne dovrebbe sapere di più.

Certo la situazione norvegese è quella sempre meno chiara. Se Holmenkollen fosse impossibilitata dall’ospitare la Coppa del Mondo di fondo, perché poi dovrebbe organizzare la tappa di quella di biathlon? E cosa ne sarebbe del Raw Air di salto e dei recuperi a Lillehammer di salto femminile e combinata nordica maschile e femminile? Insomma, una situazione piuttosto intricata.

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