La decisione era nell’aria, ma il ritardo della comunicazione sembrava lasciare qualche spiraglio di ripensamento.
La Norvegia, dopo aver rinunciato alle tappe di Dresda e Davos, ha comunicato la sua assenza in blocco anche al Tour de Ski, che si svolgerà fra la Val Monastero, Dobbiaco e Lago di Tesero in Val di Fiemme.
Il motivo principale della defezione alla corsa a tappe, che prenderà il via il 1° gennaio, è l’attuale stato della pandemia. Lo ha affermato la Federazione norvegese in un comunicato stampa.
"Il rischio di infezione in relazione ai trasferimenti verso e durante il Tour de Ski non è cambiato in modo significativo rispetto alle valutazioni precedenti – afferma il Dott. Øystein Andersen nel comunicato stampa – I viaggi tra paesi in Europa durante una pandemia comportano ancora un rischio di infezione inaccettabilmente alto."
Il responsabile dello sci di fondo Espen Bjervig sottolinea che la salute degli atleti e del personale di supporto è la priorità.
"Il rischio insito nell’esporre una squadra al Covid-19 pesa di più della rinuncia al Tour de Ski. L’obiettivo principale per lo sci di fondo in questa stagione è il Campionato del Mondo di Oberstdorf" dice Bjervig, che si preoccupa di arrivare il più preparato possibile per la manifestazione in Germania, presentando atleti e personale di supporto in piena salute.
Azzoppato ma senza stravolgimenti di programma, il tour va avanti in attesa delle decisioni di Svezia e Finlandia, gli altri due Paesi nordici che si sono ritirati per le imminenti tappe di Davos e Dresda: si inizierà il 1° gennaio con arrivo sul Cermis il 10.
Le richieste di ridurre il numero delle tappe, magari creando una "bolla" in una singola località, non sono state accolte dalla FIS.
Johannes Høsflot Klæbo, Therese Johaug, Emil Iversen e Heidi Weng sono alcuni degli atleti che si sono tirati indietro senza i cambiamenti richiesti. Altri atleti avrebbero voluto partecipare lo stesso.
Con meno gare in calendario, sarà più difficile per l’allenatore della nazionale Eirik Myhr Nossum selezionare gli atleti impegnati nelle gare iridate.
"Pensavo che la stagione potesse svolgersi con meno problemi. Meno tappe ci sono, più difficile diventa giudicare. Finora ho più riscontri per la 15 skating, ma ci saranno altre gare a livello nazionale per valutare. Ogni gara avrà un peso maggiore del solito nelle valutazioni. Per lo skiathlon e la 50km spero ci saranno le possibilità di fare le valutazioni e le scelte corrette. Spero e credo che potremmo gareggiare più avanti a Lahti."
Fondo – E’ ufficiale! La Norvegia rinuncia al Tour de Ski
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