Il mondo dello sci in questa pandemia globale è fra i più colpiti: impianti chiusi, gare annullate e introiti persi. Dopo l’ultima notizia proveniente da Pechino i fondisti del mondo non passeranno delle belle vacanze natalizie. L’emergenza Covid in Italia verrà gestita con un regime di semi lockdown ancora per molto tempo.
Il danno del Covid sul mondo dello sci
La perdita in Italia per la chiusura degli impianti sportivi potrebbe causare un danno di ben 8.5 miliardi di euro, un giro d’affari ingente che difficilmente si potrà recuperare totalmente già nel 2021.
Ma a soffrire non ci sono solo gli esercenti, anche chi pratica lo sci a livello amatoriale o dilettantistico ha subito gli effetti del covid. Infatti gli sciatori appassionati stanno sicuramente soffrendo la chiusura degli impianti sportivi e dovranno fare più uso dell’intelligenza artificiale per tornare al loro livello fisico e tecnico, con l’aiuto dell’app Carv testata dal britannico Dave Ryding e l’ex campione del mondo americano Jeremy Bloom che, tramite auricolari in-ear per ascoltare sotto il casco i suggerimenti in tempo reale forniscono dati sul rendimento, angolatura e simmetria delle curve. Un suono piacevole indica le curve prese nel modo giusto, quelle mediocri invece vengono identificate da un suono spiacevole.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale dopo lo stop Covid
L’intelligenza artificiale sarà essenziale per tornare a sciare: grazie alle applicazioni le persone che hanno già una competenza sciistica di base, potranno approfittare di vere e proprie lezioni virtuali con un prezzo indubbiamente più contenuto rispetto ad ore con il maestro al proprio fianco.
Basterà avviare l’app e lasciarsi guidare dalle parole degli insegnanti di sci che parleranno direttamente nelle vostre orecchie. Sebbene un maestro di sci reale non sia mai completamente sostituibile da uno virtuale, bisogna considerare la comodità di poter ascoltare in questa maniera coinvolgente i suoni e le parole focalizzandosi unicamente sul percorso, eliminando completamente tutte le problematicità della relazione umane e le relative altre interferenze ambientali.
L’intelligenza artificiale ha dimostrato in questi anni di saper essere un supplemento efficace allo sport, nello sci, e non solo. Basti pensare al VAR nel calcio e video check nella pallavolo, che danno la possibilità agli arbitri di vedere dove non arrivano loro e registrare le infrazioni alle regole. Ma anche la misurazione delle performance atletiche è un aspetto fondamentale, l’intelligenza artificiale permette di tenere traccia di quanto fatto e pianificare le implementazioni da fare nelle sedute di allenamento successive.
Il mondo dello sport si sta avviando a una rivoluzione; il primo passo per chi vorrà riprendere a sciare dopo la pausa Covid, sarà infilare gli scarponi e farsi guidare dall’app nel miglioramento delle proprie prestazioni, arrugginite dopo tanto riposare. Il tutto con le dovute cautele dopo un lungo periodo di stop, durante il quale l’organismo ha in qualche modo accantonato la familiarizzazione acquisita con la neve.