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Sci di fondo

Fondo – Ora è ufficiale: anche la Svezia rinuncia alle tappe di Davos e Dresda

Con un comunicato pubblicato poco fa sul sito ufficiale della Svenska Skidförbundet, la nazionale svedese di sci di fondo ha annunciato il suo forfait per le tappe in programma a Davos il 12 e 13 dicembre e Dresda il 19 e 20 dicembre. La squadra svedese, come già chiaro nella giornata di ieri, segue la Norvegia nella scelta di non partecipare alle competizioni alpine. Per il momento viene lasciata una porta aperta al Tour de Ski.
Il responsabile dello sci di fondo svedese, Daniel Fåhraeus ha così motivato la decisione presa: «Abbiamo deciso di rinunciare alle prossime gare di Coppa del Mondo a Davos e Dresda, una scelta molto difficile, ma presa mettendo al centro la salute degli atleti. Sappiamo che questa decisione crea delusione tra gli atleti ma anche per il pubblico davanti alla tv. Oggi però non importa quanto vogliamo competere e dare spettacolo al pubblico, questa decisione sembra l’unica cosa giusta quando la salute viene messa al primo posto».
La decisione di rinunciare alle competizioni è stata presa insieme al responsabile medico della nazionale di fondo, Per Andersson e anche gli atleti sono stati coinvolti e consultati. «La valutazione medica è stata di grande importanza per la nostra scelta – ha sottolineato Fåhraeusallo stesso tempo, siamo stati attenti ad esplorare ogni opportunità per portare la squadra in modo sicuro prima di tutto a Davos ma anche a Dresda. Siamo però giunti alla conclusione che la cosa migliore da fare fosse rinunciare».
Anche il medico sociale Per Andersson ha motivato la decisione: «A Ruka abbiamo imparato alcune cose sulla realizzazione di una competizione di Coppa del Mondo. Abbiamo scoperto che è andata bene, ma potremmo anche essere stati fortunati. Allo stato attuale, non possiamo avere la certezza di non incorrere in infezioni sulla strada per e da Davos o Dresda. Se le cose vanno male, la malattia può avere conseguenze potenzialmente gravi per la persona infetta. Nessuno di noi coinvolti è disposto a correre questo rischio».
Sembra di rivivere quanto accadde nel mese di marzo, quando prima la Norvegia e successivamente la Svezia rinunciarono alle gare in Nord America, spingendo così tutte le altre squadre a prendere la stessa decisione, portando di fatto alla cancellazione delle gare. Al momento, però, le altre nazioni sembrano avere intenzione di continuare. Vedremo però se l’aver lasciato una porta aperta per il Tour de Ski possa portare la FIS a prendersi la responsabilità di cambiare in corsa il programma e far disputare tutta la competizione in un’unica località, come fatto intendere alcuni giorni fa dai norvegesi. 

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