Lisa Vittozzi è intervenuta questa sera nel corso del programma Poligono 360, ideato e condotto su Facebook da Massimiliano Ambesi e Dario Puppo, voci storiche del biathlon (e non solo, ndr) di Eurosport, rilasciando tante dichiarazioni molto interessanti su se stessa, la stagione che verrà e le sue avversarie.
L’azzurra non ha nascosto la propria soddisfazione per l’andamento della preparazione. Seppure non ha avuto l’opportunità di disputare gare, ha comunque potuto confrontarsi con Dorothea Wierer in ogni allenamento o test, sicuramente un ottimo termine di paragone. «Ho riscontrato dei miglioramenti – ha affermato la sappadina – ciò mi fa essere positiva in vista della prossima stagione. Abbiamo fatto alcune gare interne, nelle quali il livello è stato molto alto. Ho visto che io e Dorothea siamo vicine, una volta sono avanti io e un’altra lei. Considerando che ha vinto la Coppa del Mondo, direi che è una buona cosa. Rispetto agli anni precedenti sono molto tranquilla, ho maggiore consapevolezza, so che non avrei potuto lavorare meglio di così. Ora devo solo cercare di fare ciò che so e spero che i risultati verranno di conseguenza».
La sappadina del CS Carabinieri ha poi svelato di essersi rivolta ad uno specialista per curare l’aspetto mentale: «Da quest’anno sono seguita da una persona, che mi aiuta a curare l’aspetto mentale. È stato una chiave fondamentale della mia preparazione, sono contenta del cammino fatto con lui. Anni fa non avrei mai immaginato che mi sarei messa così tanto in gioco, mi affidavo molto al talento. Questa esperienza mi ha aiutato a capito che per arrivare ad alti livelli devi curare tante cose, andare a fondo per riuscire a scoprire dove puoi arrivare. A me questo fa stare bene, voglio sempre migliorare. È diverte scoprire che con aiuto di qualcuno puoi arrivare al limite».
Dopo aver parlato di un’estate particolare, nella quale è riuscita soprattutto a riposarsi di più avendo meno distrazioni, Vittozzi ha sottolineato che il calendario di quest’anno le piace in modo particolare, essendo presenti tante località dove si trova storicamente bene, senza nascondere le sue aspettative: «Non voglio portami sfiga, ma ci credo molto, credo di poter migliorare negli aspetti su cui ho lavorato e avere quei riscontri che lo scorso anno mi sono mancati per tanti motivi. Questa estate ho lavorato benissimo, non potevo fare meglio. Se tutto andrà come deve mi toglierò qualche soddisfazione».
L’azzurra ha poi rivelato di avere un piccolo acciacco che si porta avanti da tempo: «Ho in parte superato un mio cronico problema ai tendini, ma devo sempre stare attenta. Non posso correre quanto voglio e quando ho dolore faccio skiroll per preservare il fisico».
Per l’ennesima volta Lisa è quindi tornata sulla passata stagione, mostrando però di essere maturata ulteriormente rispetto ai mesi scorsi: «Ho cercato di prendere i lati positivi, cioè il fatto di aver capito che c’erano degli aspetti su cui dovevo ancora lavorare, cose che prima venivano nascoste dal fatto che riuscivo sempre a poggiarmi sul mio talento. Sono cresciuta molto, la passata stagione mi ha insegnato tanto. Ho peccato tanto nell’aspetto mentale, che nelle situazioni difficili è fondamentale. Per il resto ovviamente non mi accontento di un decimo posto nella generale, non ho mai nascosto la mia ambizione, dove voglio arrivare. So di poter fare di più».
Vittozzi ha quindi svelato di aver cambiato moltissimo anche al tiro. «Negli anni passati dicevo sempre che in estate avevo cambiato qualcosa, ma non era vero. Quest’anno invece l’ho fatto, ho completamente rivoluzionato il mio tiro. Avevo bisogno di lavorare da zero, mettere da parte determinati meccanismi che avevo assimilato e lavorare in un’altra maniera. Con l’aiuto di alcuni psicologi per il tiro, sono arrivata a lavorare su alcuni dati che mi hanno gasata di più. Ho fatto un lavoro perfetto e sono contenta. L’obiettivo? Arrivare a essere un’atleta da 90%, ho lavorato per questo. Gareggio con questi obiettivi, se li raggiungo i risultati arrivano. Ho sparato per tutta l’estate con percentuali alte. Sono consapevole che in gara è tutta un’altra cosa, ma solitamente è proprio in quel contesto che mi trasformo, quindi dovrebbe essere meglio. Vorrei arrivare ad avere quelle percentuali».
Uno sguardo poi alle sue principali avversarie per la Coppa del Mondo, oltre alla due volte detentrice Dorothea Wierer. «Potrei dire che per me una delle favorite è Hanna Öberg, che ritengo l’atleta più completa, in quanto ha un buon passo sugli sci e spara bene. Herrmann? è un fulmine sugli sci ma non è altrettanto costante al tiro. Ovviamente parlo per quello che ho visto in passato, poi magari ha fatto un cambiamento in estate. Se spara come lo scorso anno, allora anche Tiril Eckhoff entra in gioco. Le altre non mi sento di dire che le temo. Sono tante le atlete forti, ma per vincere la Coppa del Mondo serve costanza. Hanna Öberg è una che potrebbe mettere sempre il becco davanti».
La svedese ha quest’anno in Stina Nilsson, appena arrivata dal fondo, una nuova compagna di allenamento. La sua presenza le sarà d’aiuto oppure potrebbe al contrario rivelarsi negativa per Öberg? «Se fossi al posto di Hanna e mi trovassi Stina Nilsson come compagna di allenamento, lo riterrei un vantaggio, un continuo stimolo a migliorare. Io la vivrei così, ma ognuno ha il suo carattere. A volte quando c’è troppa voglia di alzare l’asticella rischi anche di bruciarti. Insomma bisogna sempre trovare il giusto equilibrio, ma io la vedo come una cosa più positiva che negativa».