È ufficialmente saltata l’apertura della stagione del biathlon norvegese. Dopo la decisione del comune di Ringsaker di non permettere lo svolgimento di grandi eventi sul proprio territorio, facendo così saltare le competizioni in programma a Sjusjøen dal 13 al 15 novembre, la Norges Skiskytterforbund, l’Associazione Norvegese di Biathlon, ha cercato disperatamente un’alternativa valida per permettere agli atleti di confrontarsi tra loro prima dell’esordio in Coppa del Mondo e soprattutto dare l’opportunità a chi è fuori dalla squadra élite di sfidare i big, non avendo nemmeno la possibilità di gareggiare in IBU Cup.
In un comunicato ufficiale, però, l’Assocazione Norvegese è stata costretta ad annunciare la cancellazione dell’apertura stagionale. «L’apertura della stagione è molto importante per i biatleti norvegesi – ha affermato in un comunicato Morten Djupvik, segretario generale di Skiskytterforbund – pertanto è con grande dispiacere che abbiamo deciso di annullare l’evento di quest’anno. È stato fatto uno sforzo enorme per mettere in atto una soluzione alternativa, ma alla luce delle ultime linee guida nazionali, non riteniamo giustificabile organizzare ora questo evento».
In questi giorni si sono cercate tante alternative. Si era chiesto a Beitostølen, dove si disputerà l’apertura del fondo, ma gli organizzatori non se la sentivano di organizzare addirittura due eventi in così breve tempo, poi Geilo, dove però non c’era neve, infine Trysil, che sembrava la soluzione ideale per far disputare le competizioni. Addirittura anche lo staff organizzativo di Sjusjøen era disposto ad aiutare. Ma alla fine non si è fatto nulla. «Tutte le persone coinvolte sono state molto attente e concentrate a cercare una soluzione. Ora tuttavia, l’obiettivo è quello di fare ciò che possiamo per evitare un’ulteriore diffusione del virus a livello locale e nazionale. La salute delle persone sarà sempre al primo posto per noi» ha concluso Djupvik.