La decisione di FIS e IBU di posticipare di un anno il divieto all’utilizzo dei prodotti fluorurati ha trovato d’accordo ovviamente atleti e addetti ai lavori, vista l’assenza di un dispositivo che potesse con certezza rilevare la presenza o meno di fluoro sotto gli sci, ma allo stesso tempo ha provocato anche reazioni negative nell’opinione pubblica norvegese, in particolare da parte del mondo politico.
Pochi giorni fa, Snorre Valen, redattore politico di Nidaros, ha criticato gli stessi sciatori norvegesi mettendo in dubbio la loro moralità: «Sappiamo quanto faccia male alla salute e sia dannoso per l’ambiente l’uso del fluoro nella preparazione degli sci – ha scritto – tuttavia, i fondisti e i biatleti norvegesi lo useranno nella prossima stagione per vincere. Probabilmente vinceranno anche tante medaglie d’oro in questa stagione. Ma gli atleti che consapevolmente scelgono di esporre le persone e la natura al pericolo per ottenere un vantaggio marginale in una cosa poco importante come lo sport, non sono modelli per nessuno».
Quando i colleghi di Nettavisen hanno riportato queste parole a Therese Johaug, la detentrice della Coppa del Mondo è andata su tutte le furie: «Ognuno è responsabile di ciò che dice. Noi che siamo coinvolti sappiamo come funziona, mentre lui non l’ho mai visto partire in una gara di Coppa del Mondo. Se la mettiamo così, allora non possiamo più andare a fare sci di fondo, a dire il vero. Perché saliamo sugli aerei, sugli autobus, oppure guidiamo. Il poco fluoro che abbiamo su quegli sci nel grande mondo è zero, nada. Guidare un’automobile e salire su un aereo per Pechino, il Canada o gli Stati Uniti, significa inquinare».
Johaug ha quindi nuovamente applaudito la scelta della FIS di rinviare di un anno il cambiamento epocale dell’abolizione del fluoro: «Sembra che il dispositivo di controllo non fosse ancora pronto. Per iniziare una stagione con il divieto all’utilizzo di fluoro, hai bisogno di uno strumento per fare i controlli. Quando si è scoperto che non funzionava, in tanti hanno iniziato a lamentarsi, si sono generati confusione e malcontento generale. Bisogna prima di tutto avere un dispositivo di controllo solido come una roccia».
