Nella passata stagione ha fatto il doppio salto, passando in poche settimane dall’esordio in IBU Cup a quello in Coppa del Mondo, ovviamente sempre in compagnia del suo fidato amico e compagno di squadra Tommaso Giacomel. Le ottime prestazioni degli ultimi anni, con un podio clamorosamente sfiorato al suo primo weekend in IBU Cup, hanno lanciato Didier Bionaz in Squadra A. La direzione agonistica azzurra, nell’ottica anche dei Giochi Olimpici italiani del 2026, ha optato per la svolta giovane, coinvolgendo ovviamente anche il biatleta valdostano del Centro Sportivo Esercito.
In occasione del raduno di Anterselva, che ha coinvolto tutte le nazionali azzurre, Fondo Italia ha avuto modo di incontrare Didier Bionaz per fare con lui il punto della situazione sulla preparazione in vista della prossima stagione e sapere come si sta trovando all’interno di un gruppo che comprende atleti di fama internazionale come Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi, Lukas Hofer e Dominik Windisch.
Di seguito un estratto scritto dell’intervista a Didier Bionaz, che potete vedere per intero a fondo pagina.
«È stato bello incontrare nuovamente i miei ex compagni della Juniores, era un po’ che aspettavo questa occasione. La preparazione con la Squadra A? Fin da subito posso dire di aver scoperto tante cose, in particolare un nuovo modo di allenarsi, perché sono molto professionali. Inoltre sono tutti super gentili con noi, ci danno tanti consigli. È tanto stimolante allenarsi con loro e potrebbe sicuramente aiutarci. Se Hofer e Wierer ci hanno preso sotto la loro ala protettiva? Sono gentilissimi. A Luki piace tanto dare dei consigli, così passiamo molto tempo con loro. Ciò per noi è importante, perché sono due campioni. Hofer futuro allenatore? Non sarebbe male averlo un giorno dietro al cannocchiale, ma non so quali siano le intenzioni future di entrambi. Lui e Doro sarebbero dei bravi tecnici. Su cosa stiamo lavorando? Al tiro stiamo cercando di accorciare i tempi, soprattutto nella preparazione della serie. Atleticamente stiamo facendo un bel lavoro e cercando di migliorare sulla tecnica, seguendo il percorso intrapreso già negli ultimi due anni. Il bilancio è fin qui positivo, sta andando bene, meglio di quanto immaginassi perché credevo di patire di più i nuovi carichi. Il fisico ha reagito bene e fin qui sta funzionando tutto nel verso giusto».