Ha compiuto 21 anni lunedì scorso, Frida Karlsson, l’atleta sicuramente più attesa nella prossima stagione. La giovane svedese ha avuto subito un grandissimo impatto nell’élite dello sci di fondo mondiale, andando immediatamente a medaglia, ancora juniores, ai Mondiali assoluti di Seefeld del 2019 e vincendo lo scorso anno la sua prima gara di Coppa del mondo in una location tutt’altro che banale, la mitica Holmenkollen. Essendo ancora giovane, ovviamente, la svedese ha anche bisogno di sbagliare e imparare dalle esperienze che le accadono, per poter costruire quel bagaglio necessario a diventare una delle migliori fondiste al mondo.
In un’intervista rilasciata all’Expressen, quindi, la giovane Frida è tornata sulle esperienze fatte lo scorso anno, partendo da quella più negativa, lo stop forzato dopo un controllo medico arrivato dopo la prima tappa di Coppa del Mondo. «È stata una grande lezione per me – ha affermato la svedese – ho imparato tanto da quello che mi è successo lo scorso anno. Per me è stato un insegnamento su quanto sia importante mantenere il giusto equilibrio, se vuoi essere in grado di gareggiare ad alto livello. Lo scorso anno non ero così consapevole di questo, dell’importanza del recupero e della nutrizione in combinazione con l’allenamento. Tutto dovrebbe essere collegato, ma allora le cose non avevano funzionato».Ora Karlsson è certa di aver imparato tanto: «Ho ricevuto degli insegnamenti importanti, quindi ora sto lavorando in una maniera più sicura e stabile. È una novità avere attorno tante persone che si occupano di me e sono contenta di questo. Tra me, l’equipe medica della nazionale e il mio personal trainer sappiamo cosa è necessario fare. Prendiamo l’alimentazione, ad esempio. Ora ho un’idea sicuramente migliore di quanto debba nutrirmi».
La svedese ha poi ammesso che il problema avuto lo scorso anno non era legato soltanto a una questione di riposo e alimentazione: «Tutto era nuovo per me. Prima non c’era così tanta attenzione nei miei confronti e non ero abituata a stare tanto in giro. Il mio carico totale è cresciuto di tanto. È stato qualcosa che mi ha richiesto molte energie. Adesso ne ho di più, perché ho tagliato alcune cose, ora so quando dire si o no. Ho anche un supporto migliore rispetto a quello della passata stagione. Sembra che abbiamo fatto un passo nella giusta direzione».
Karlsson è convinta di non ricadere negli stessi errori: «Non sono preoccupata di avere nuovamente questi problemi. Ma è una sfida per tutti gli atleti mantenere certi equilibri, perché sono tutti tanto motivati. A volte è facile andare oltre il limite. Quindi è sicuramente qualcosa su cui bisogna sempre mantenere l’attenzione. Ma ora mi sento molto più tranquilla rispetto all’anno scorso».
La giovane svedese è stata felice di tornare ad allenarsi con le compagne di squadra nel primo raduno della nazionale, che si è svolto a Torsby: «È bellissimo essere qui e incontrare il resto della squadra. È un gruppo affiatato. Tutti si sono dati da fare a casa durante la pandemia, ma allenarsi da soli può essere utile per un po’, poi inizi ad avere voglia di tornare a farlo con gli altri, è tutto più facile».
La prossima stagione è ancora in forte dubbio a causa dell’emergenza Covid-19, ma ciò non preoccupa più di tanto Karlsson, concentrata sul suo lavoro: «Sinceramente non c’è nulla che io possa fare per influenzare le cose. Ovviamente tengo le dita incrociate sperando che si possa andare in giro per il mondo e gareggiare. Nel mio programma, ovviamente, c’è la Coppa del Mondo a fine novembre e il Mondiale di Oberstdorf a febbraio, che è il mio grande obiettivo».