Ha deciso di parlare, senza alcuna paura, per essere anche un esempio per coloro che ancora non riescono a vincere il timore del pregiudizio altrui e non riescono così a sentirsi liberi di esprimere se stessi. Lo scorso 30 giugno il giovane fondista svedese, Filip Andersson, ha vinto ogni paura e si è fatto avanti, pubblicando un post su Instagram nel quale rivelava di essere omosessuale.
«La cosa più importante di tutto è l’amore – ha scritto l’atleta su Instagram – oggi ho scelto di dirvi che posso amare i ragazzi, una cosa che ho capito di recente. Mai in precedenza mi sono sentito così vivo e vero, come oggi. Salute alla vita».
Ovviamente, dopo questo messaggio, l’atleta è stato molto ricercato dai media svedesi e recentemente ha rilasciato un’intervista all’Expressen, nella quale ha motivato la sua scelta di farsi avanti e svelare la propria omosessualità. Andersson ha sottolineato che nel 2020 non dovrebbe nemmeno esserci bisogno di svelare il proprio orientamento sessuale, ma dal momento che ci sono ancora tanti pregiudizi a frenare molte persone a vivere liberamente la propria sessualità, è giusto avere il coraggio di farlo anche per essere un esempio. «In realtà non avrei voluto fare coming out, nel 2020 non dovrebbe essere una cosa necessaria. Ma ci sono persone LGBTQ e tanti altri di tutte le età, che hanno lottato tanto e per me è importante portare avanti la loro lotta, che è ancora viva e ardente. Penso che le persone abbiano ancora bisogno di sentire questo, affinché diventi la normalità. Sono l’unico sciatore del fondo svedese ad aver dichiarato apertamente di essere gay e questo dice molto. È davvero una cosa strana, non può essere vera. Deve esserci una sorta di cultura del silenzio, che spinge a non uscire allo scoperto».
Secondo Andersson bisognerebbe fare un passo avanti dal punto di vista culturale, perché gli atleti possano sentirsi liberi di esprimere le proprie emozioni. «Penso che in genere sia necessario analizzare meglio come il benessere e le prestazioni siano collegate. Spesso ci dimentichiamo che gli atleti hanno le proprie emozioni, una vita privata, una vita amorosa, che ovviamente queste cose condizionano le prestazioni sulla pista. Ora c’è quasi una sorta di ideale secondo cui gli atleti dovrebbero essere duri e non mostrare emozioni. Non credo sia la cosa migliore». A proposito di questo, lo svedese prende se stesso come esempio. Lo scorso anno, dopo aver recuperato da problemi di overtraining, ha sentito di non avere grandi motivazioni e a fine stagione ha anche abbandonato le competizioni: «Probabilmente questo calo di motivazioni aveva a che fare con i pensieri sulla mia identità sessuale. Ora ho trovato me stesso e penso che ciò mi darà nuove energie e mi aiuterà come sciatore».
Il fondista diciottenne è felice di essere uscito allo scoperto: «È stato bello, ti senti così libero. Soltanto lo scorso inverno ho realizzato di essere gay. Inizialmente è stato uno shock. Il primo processo era accettare me stesso, chi realmente sono. Quindi ho realizzato abbastanza velocemente, che non fosse qualcosa che volevo mantenere segreta, perché l’amore è qualcosa di cui essere orgogliosi. Lo dissi ai miei migliori amici e alla famiglia, successivamente ho scelto di dichiararlo apertamente attraverso i social media».
Andersson è rimasto felice per la reazioni avute dalle persone. Temeva forse qualche commento negativo, invece tutti l’hanno rispettato: «Sui social media c’è stata una bomba d’amore. In realtà non ho ancora ricevuto commenti spiacevoli, grazie al cielo, ed è giusto dirlo. Uno pensa sempre al peggio, invece c’è solo amore».
Anche Charlotte Kalla ha commentato la scelta del suo giovane collega: «Non lo sapevo ma sono contenta. È un argomento di cui dovremmo parlare di più nello sci di fondo». Sul proprio profilo Instagram, Andersson ha quindi espresso la propria gioia per il commento della grande campionessa svedese.