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Biathlon – Pietro Fontana Hoffer traccia il bilancio della stagione del Comitato FISI Veneto

In attesa di poter ripartire, il movimento regionale del biathlon fa un bilancio della stagione 2019-2020. Lo fa con Pietro Fontana Hoffer, allenatore responsabile della squadra regionale, che ha parlato sul sito del Comitato FISI Veneto.

Pietro, che stagione è stata quella 2019-2020?

«Una stagione agonistica strana, terminata anzitempo con un finale anticipato a causa del’emergenza Covid-19».

Strana ma ricca di soddisfazioni per il movimento regionale. In particolare per quanto riguarda l’ambito dell’aria compressa.

«Sì, con i Ragazzi e gli Allievi abbiamo raccolto molto. Nelle due fasi dei campionati italiani abbiamo conquistati 4 ori, 2 argenti e 4 bronzi. Davvero non male. Anche perché oltre a tutte queste medaglie sono arrivati tanti ottimi piazzamenti. Logica conseguenza di queste performance è stata la classifica del memorial Giuseppe Gontier, la graduatoria che tiene conto delle due fasi tricolori. In questa speciale classifica, tra le Ragazze ha vinto Maddalena Ballan, con Vannessa Cagnati e Francesca Olivier rispettivamente terza e decima. Nella categoria Ragazzi abbiamo il primo posto di Alex Rossi e il quinto di Brando De Martin. Nelle categorie Allievi invece, in ambito femminile troviamo in sesta posizione Lisa Baldissarutti e in settimana Martina Olivier mentre tra i maschi Marco Pomarè in sesta. Da segnalare anche che siamo arrivati terzi nella graduatoria per comitati, alle spalle di Alto Adige e Alpi Occidentali. Credo che, dopo questi risultati, che seguono quelli comunque molto buoni ottenuti nelle scorse stagioni, si imponga una riflessione seria: avendo ora raggiunto i massimi livelli nazionali nell’aria compressa, non possiamo permetterci di disperdere il valore di squadra nelle categorie superiori. Il biathlon nazionale e mondiale ci fa notare che non siamo più uno sport di nicchia e credo che in questo ambito occorra investire»
.

Molto positivo è il fatto che diverse società in questi ultimi anni si sono avvicinate al biathlon e i numeri sono in crescita.

«Credo che la crescita sia dovuta al grande lavoro dei club, e mi piace sottolineare in questo senso l’avvio dell’attività per l’Enal Sport Villaga, e anche grazie al gruppo di tecnici regionali che lavora con passione e professionalità e che voglio ringraziare pubblicamente. Ora, per consolidare la crescita di queste ultime stagioni e poter competere anche a livelli superiori, dobbiamo avere maggiori risorse, a partire dai poligoni. Per ora esiste solamente la struttura di Palafavera, in Val di Zoldo, struttura che grazie allo Sci club Valzoldana abbiamo sfruttato per gare e raduni. Servirebbero altri centri: anche se di dimensioni inferiori, sarebbero utili per permettere a un numero maggiore di ragazzi di praticare biathlon, senza lunghi spostamenti e relativi costi per club e famiglie».

Un bilancio dell’attività della calibro 22?

«Abbiamo ottenuto qualche buon piazzamento, sia nelle prove di Coppa Italia sia ai Campionati italiani. Dobbiamo però crescere e ottenere continuità di risultati. Nota positiva è stato l’arrivo di Laura Mortagna che, dopo aver ottenuto risultati brillanti nello skiroll, ha iniziato con il biathlon dimostrando subito un buon feeling con la carabina»
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A livello organizzativo sono state proposte alcuni eventi di summer biathlon e i Campionati regionali del 18 gennaio.

«Manifestazioni ben riuscite. Per quanto riguarda il Campionato regionale, a Palafavera il 18 gennaio si è disputata una Super individuale per la calibro 22 e una sprint per l’aria compressa. Si è trattato di una manifestazione molto ben riuscita, con la partecipazione di oltre cento biathleti, diversi dei quali provenienti da fuori regione».

Come avete impostato la ripartenza dei prossimi mesi in vista della stagione 2020-2021?

«Al momento l’attività federale è sospesa e anche per il nostro comitato dunque allenamenti e preparazione sono sospesi. L’idea per il futuro è di rafforzare la collaborazione con Alessandro Bolzan, della palestra Body Evidence di Vittorio Veneto, che da qualche anno ci segue nell’ambito della preparazione atletica e della forza, e con Davide Meneghin, del Tiro a segno Vittorio Veneto, per il tiro. Per i raduni, abbiamo fissato un primo raduno a Palafavera a inizio luglio e, a fine luglio, un secondo raduno a Forni Avoltri. Vedremo se sarà possibile. Immagino che dovremo anche rimodulare le modalità dei raduni, in base alle normative che verranno emanate. Con il responsabile del settore Mario Del Puppo e i tecnici studieremo le soluzioni più adeguate, magari anche facendo una divisione dei gruppi».

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