A trent’anni ancora da compiere (lo farà il prossimo 10 luglio, ndr), Elena Runggaldier ha annunciato ieri il suo ritiro dalla carriera agonistica nel salto con gli sci, nella quale ha colto anche una splendida medaglia mondiale nel 2011. Abbiamo chiesto quindi un commento o un semplice saluto ad alcune sue ex compagne di squadra e colleghi di salto e combinata nordica. Ecco il loro pensiero sull’addio di Elena.
Romed Moroder (Salto – Allenatore SC Gardena): «Elena, ricordo quando il 1 Aprile 2002 ti chiesi se volevi provare a saltare con gli sci. Dato che da noi in valle non lo si praticava, tu lo prendesti per un pesce d’aprile. Poi, quando te lo chiesi una seconda volta, non esitasti! A volte le nostre vite prendono delle strade semplicemente per una frase detta. Spero vivamente che tu possa guardarti alle spalle e dire che la strada intrapresa sia stata quella giusta, nonostante lo sport di alto livello non porta con se solamente cose belle ma spesso faccia anche soffrire. Se tu puoi ora affermare sinceramente che le motivazioni della tua lunga carriera sono state la passione e l’amore per questo sport, io, uno degli allenatori che ti hanno accompagnato lungo il percorso, posso ritenermi felice. Utilizzando un termine molto frequente sui media in questo periodo, mi vien da dire: Elena, ora entri nella fase 2 della tua vita. Sappi viverla con la leggerezza da una parte e l’impegno dall’altra, che ti hanno sempre contraddistinta! Tanti auguri».
Manuela Malsiner (Salto – Fiamme Gialle): «Elena, innanzitutto complimenti per la tua bella carriera. Da quando hai conquistato la medaglia a Oslo, è cresciuto l’interesse attorno al salto femminile anche in Italia e le atlete più giovani, come in quel caso io, hanno avuto un percorso più semplice. Abbiamo vissuto tante emozioni insieme e riso tantissimo. Ti auguro tutto il meglio per il futuro e goditi la pensione insieme a François».
Lara Malsiner (Salto – Fiamme Gialle): «Grazie Elena per avermi dato l’opportunità di vivere le mie prime esperienze in Coppa del Mondo insieme a te! Mi hai insegnato molto. Auguri per il tuo futuro».
Veronica Gianmoena (Salto e Combinata – Lavazè): «Fin da quando sono entrata in squadra, Elena è stato un punto di riferimento, sia sportivo sia umano. È stata amica, sorella, confidente, compagna di stanza, ogni tanto mamma e ovviamente avversaria. Tutto ciò ha reso la nostra amicizia speciale. Mi ha sempre aiutata, anche nei momenti più difficili della mia vita privata. Mi mancheranno i nostri confessionali della sera con la tisana, come le nonne (ride, ndr), il suo buon umore, i suoi consigli di vita e i suoi pisolini pomeridiani. Sono contenta che abbia raggiunto questa decisione nel modo più sereno possibile e che sia consapevole di questo. Le auguro tutto il meglio per il futuro e per la sua vita insieme a François.
Grazie Elena, anche se grazie per tutto quello che hai fatto, non sarà mai abbastanza».
Samuel Costa (Combinata Nordica – Fiamme Oro): «Il sorriso puro di Elena mi regalava sempre gioia quando potevo allenarmi con lei. Pur avendo avuto molto successo è rimasta umile nei miei confronti. Con Elena potevo parlare dei vari problemi che avevamo nello sport e nella vita ed era sempre disponibile per darmi veri consigli. Alcuni anni sono stati molto duri per lei in termini di risultati, ma ho sempre visto nei suoi occhi la voglia di migliorare e di riuscire a saltare con le migliori del mondo. Grazie Elena per le belle emozioni che ci hai regalato e per il tempo che abbiamo potuto trascorrere insieme. Ti auguro di continuare a vivere con gioia e determinazione, come hai fatto nello sport, e di sucessi ne avrai ancora molti».
Alex Insam (Salto – Fiamme Oro): «Mi dispiace tanto sapere che ha deciso di smettere. Le faccio il mio in bocca al lupo per il suo futuro».
Sebastian Colloredo (Salto – Fiamme Gialle): «Da allenatore, nel corso della passata stagione avevo il presentimento che Elena sotto sotto avesse questo pensiero da tempo. Ho cercato di assencondare tutte le sue scelte, sperando di mantenere alte le sue motivazioni da atleta. Sono quindi felice che abbia trovato stimoli ancora migliori rispetto alla carriera agonistica, in quanto nella vita bisogna sempre spingersi in alto».
Davide Bresadola (Salto – Esercito): «Con il ritiro di Elena, viene a mancare l’ultima dei moicani ovvero delle pioniere donne del salto con gli sci italiano. Una ragazza determinata, brava a sfruttare il fatto di essere tra le prime a praticare questa disciplina, ma poi capace con gli anni di confermarsi anche con l’arrivo di nuove saltatrici e con un livello maggiore. Da appassionato di salto ricorderò sempre il suo stile e la sua eleganza in fase di volo che, soprattutto quando era in forma, rubava l’occhio. Elena, ti faccio un in bocca al lupo per questa nuova parte di vita, che ti possa regalare tanta gioia e nuove emozioni».
Irene Lardschneider (Biathlon – Faiamme Gialle): «Ho avuto spesso l’occasione di incontrare Elena in palestra in Val Gardena e scambiarci alcune parole. Una ragazza molto solare e forte di testa, cosa che, è ancora più fondamentale nel loro sport. Lei è stata una delle prime saltatrici italiane e la prima in assoluto a vincere addiritura una medaglia mondiale. Penso che possa essere davvero fiera della sua carriera e le auguro il meglio per il futuro».
Salto – Il ritiro di Elena Runggaldier: il saluto delle ex compagne e tanti altri amici degli sport invernali
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