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Monitor: tecnologie e opzioni

I televisori hanno compiuto passi da gigante e oggigiorno è possibile trovarne una gran quantità sul mercato, divisi non solo per grandezza del pannello ma anche per tecnologie applicate per offrire sia qualità video sia audio. Non bisogna però dimenticare che i TV non sempre rappresentano la scelta migliore per alcune categorie di utenti, soprattutto quelli che lavorano con un PC o vogliono giocare ai propri titoli preferiti alla migliore qualità possibile.
Per queste fasce di consumatori sarebbe meglio optare per dei monitor, in alcuni casi leggermente più costosi di un TV ma realizzati in modo tale da garantire risultati ottimali in associazione con un computer. Se siete decisi ad acquistarne uno ma non sapete da dove cominciare, quindi, vi invitiamo a leggere con attenzione le nostre considerazioni in merito.
Tecnologie
Iniziamo dunque dagli elementi più importanti, ovvero le tecnologie applicate ai singoli pannelli. Generalmente sul mercato è possibile trovarne di tre macro categorie: TN, acronimo che sta per Twisted Nematic; IPS, ovvero in-panel switching e infine i più nuovi VA, o ad allineamento verticale (dall’inglese vertical alignment).
Per gli utenti un po’ a digiuno in materia, tali acronimi potrebbero destare qualche dubbio, niente paura però e procediamo ad analizzarli uno a uno. Partiamo dunque con il TN, si tratta della tecnologia più utilizzata per i pannelli dei monitor e il motivo è molto semplice: produrli costa molto poco.
Oltre al fattore prezzo possiamo notare un ottimo tempo di risposta che si aggira intorno ai 2 millisecondi. Vi starete sicuramente chiedendo a cosa ci si riferisce con questo termine, ebbene si tratta del tempo impiegato da un pixel per cambiare colore. Come potrete facilmente immaginare, quindi, più basso è il tempo di risposta e più velocemente l’immagine si aggiornerà a schermo, requisito indispensabile per i videogiocatori e chi usa il monitor per la visione di contenuti multimediali.
IPS o VA?
I pannelli IPS sono invece in commercio già dal lontano 1996 e hanno apportato un gran cambiamento nel mondo dei monitor. Alcuni di voi ricorderanno infatti l’impossibilità di vedere chiaramente un’immagine su un pannello se non in posizione frontale, problema risolto del tutto con gli IPS che restituiscono una perfezione di colori e la giusta gamma anche se orientati a diverse angolazioni.
Soffrono un po’ per quanto riguarda il tempo di risposta, che è più alto rispetto ai TN anche se, con la giusta spesa, è possibile procurarsi monitor IPS dai valori che superano di poco i 5 ms, un compromesso tutto sommato accettabile. Anche in questo caso si tratta di prodotti solitamente preferiti da chi fruisce di contenuti multimediali come film, serie TV e simili tramite il monitor del proprio computer.
Concludiamo la spiegazione tecnica dei pannelli con i più recenti VA, il cui maggior pregio è dato dall’intensità dei neri restituita. Ciò è possibile grazie allo spegnimento totale dei pixel che devono rappresentare il colore nero, ottenendo così una fedeltà delle immagini mai vista prima. Lo svantaggio è naturalmente dato dai tempi di risposta che, in questo caso, superano ampiamente i 10 ms, rendendo i VA assolutamente inadatti per il gaming e preferiti da chi deve sfruttarli per lavorare o guardare un film. Bisogna comunque sottolineare che il loro costo è decisamente elevato, forse un po’ troppo per essere presi attualmente in considerazione dal pubblico generalista.
Cos’è il Freesync?
Spesso capita di imbattersi in questo termine quando si spulciano i monitor venduti online. Il Freesync è ambito come sempre dai giocatori, che ricercano la perfezione durante le proprie partite. Per capire di cosa si tratti bisogna però fare un passo indietro e parlare del refresh rate del monitor, ovvero il numero di volte che lo schermo si aggiorna per mostrare nuove immagini. Il valore base è di 60 Hz ma ne esistono anche da 144 Hz e persino nuovissimi da 280 Hz.
Nel primo caso il monitor si aggiorna 60 volte in un secondo, nella seconda opzione invece ben 144. Per far sì che l’immagine sia fluida, però, è necessario che la scheda video e il monitor siano sincronizzati. Se prima si utilizzava la tecnologia V-Sync delle GPU, che forzava in qualche modo il valore, con i monitor Freesync si ha la tanto agognata sincronia tra scheda video e monitor, con i singoli frame visualizzati nel momento esatto in cui sono stati processati dalla GPU, senza attese e quindi i classici "freeze".
Opzioni valide
Se siete alla ricerca di un monitor ma dopo le nostre analisi siete ancora indecisi, potreste prendere in considerazione quello proposto da una delle aziende leader sudcoreane, parliamo del Samsung u28e570d. Il vantaggio di questo prodotto è dato non solo dalla sua notevole risoluzione, ovvero Ultra HD che rappresenterà a breve lo standard della qualità video, ma anche dal suo prezzo contenuto se confrontato con opzioni simili da almeno 28 pollici di diametro.
Il compromesso, in questo caso, è dato dalla tecnologia del pannello che rientra nella categoria TN, pensato quindi per videogiocatori e, generalmente, per chi vuole spendere quanto meno possibile.

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