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Biathlon – Anche Samuelsson critico sulla super sprint di Oslo: “Perché è stata inserita nell’ultima tappa?”

Da parte degli atleti proseguono i giudizi non troppo positivi nei confronti dell’inserimento della super sprint nella tappa conclusiva della prossima Coppa del Mondo. Dopo Johannes Bø, infatti, ha parlato anche Sebastian Samuelsson, in un’intervista rilasciata all’emittente svedese SVT Sport.

Il format è molto particolare, dal momento che si basa quasi esclusivamente sulla velocità d’esecuzione al tiro e ovviamente la precisione. Nella qualificazione a cronometro con partenza individuale, gli atleti effettuano tre giri da un chilometro con due serie di tiro, una a terra e l’altra in piedi, nelle quali hanno a disposizione una ricarica ed eventuale giro di penalità da 75 metri. I migliori trenta atleti classificati si qualificano per la finale, che si svolgerà con una gara mass start su quattro poligoni. Quindi cinque giri da un chilometro, due serie a terra e altrettante in piedi, una ricarica da utilizzare per serie e giro di penalità da 75 metri.

Samuelsson non ha criticato tanto il format quanto il suo inserimento nella tappa conclusiva a Holmenkollen: «Penso che sia stato un po’ strano metterlo al termine della Coppa del Mondo, quando si deciderà tutto, visto che non si è mai gareggiato con questo format a un tale livello. Credo sia una gara molto difficile, perché ci sarà un alto rischio al tiro e anche di rottura dei bastoni. Sarebbe triste se qualche cosa di particolare dovesse decidere la Coppa del Mondo». Nell’intervista a SVT lo svedese ha poi proseguito: «Io credo sia un passo nel percorso intrapreso per rendere il biathlon più interessante. Ma avrei preferito vedere questa gara nel primo weekend di Coppa del Mondo o che fosse stato provato prima che diventasse così importante». Samuelsson ha comunque avuto modo di provare qualcosa di simile: «Credo di averlo provato una volta da giovane. Dall’altra parte molte competizioni estive, che sono sugli skiroll, tendono a essere in questo formato. Facciamo un po’ di questo in allenamento ma non l’ho mai realmente fatto in gara».

SVT ha anche riferito all’atleta che la super sprint potrebbe in futuro sostituire addirittura una gara di distanza (l’individuale? Ndr) e sarebbero già in corso dei colloqui tra l’IBU e il CIO per cambiare qualcosa nel programma olimpico. «Le gare distance sono nel cuore del biathlon – ha affermato Samuelssonora abbiamo tre gare a distanza e sarebbe un peccato se ne perdessimo una. Penso sia un ottimo format di gara e debba essere sempre presente nel programma».

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