L’emergenza Coronavirus ha troncato sul più bello la stagione dello sci alpinismo con l’annullamento delle finali di Coppa del mondo a Madonna di Campiglio (valevoli anche come Campionato Europeo) e delle altre manifestazioni in programma nelle settimane successive.
Per l’azzurro Davide Magnini, portacolori classe ’97 del Centro Sportivo Esercito, è stata un’altra annata importante, chiusa con il secondo posto assoluto nella classifica generale (alle spalle di Robert Antonioli) ed il primo tra gli Espoir (al suo ultimo anno nella categoria U23).
Una soddisfazione su tutte: il gradino più alto del podio nella Individual di Berchtesgaden, in Germania, in un podio tutto azzurro completato da Matteo Eydallin e Nadir Maguet.
Stagione in crescendo, quella di Davide Magnini, terminata con un altro successo di prestigio all’Epic Ski Tour.
Ora un po’ di riposo forzato, tra allenamenti casalinghi e studio nella sua abitazione di Vermiglio.
Buongiorno Davide, sei soddisfatto della tua stagione a livello personale?
"Sono molto contento della mia stagione. Non ero partito nel migliore dei modi per via di un’infiammazione al tendine che mi ha anche impedito di prendere parte ai campionati italiani assoluti. Poi sono guarito e mi sono messo in forma. Nelle prime due tappe di Coppa del mondo mi è mancata un po’ di esperienza nella gestione gara. Poi in Germania è arrivata la prima vittoria in CdM a livello assoluto, nell’individuale. E’ stata la mia migliore prova, il giorno prima ero arrivato terzo, sempre assoluto, nella vertical."
A prescindere dagli ottimi risultati ti è dispiaciuto non completarla?
"Mi è dispiaciuto molto. Ero migliorato e mi sentivo sempre meglio dopo i problemi di inizio stagione. Sono riuscito ad impormi anche nell’ultima gara svolta, l’Epic Ski Tour, dove c’erano diversi atleti di prima fascia. Sarebbe stato bello fare le gare di Madonna di Campiglio, dove vado spesso. La tappa era valida anche per gli Europei, mi sarebbe piaciuto tanto competere per un podio agli Europei. Poi avrei voluto anche partecipare a manifestazioni del circuito Grande Course come l’Adamello Ski Raid di aprile ma purtroppo non è stato possibile."
Quali margini di miglioramento pensi ancora di avere?
"Spero e penso di averne ancora. Devo migliorare nei cambi e nella gestione gara. Lavorerò sulle gare lunghe, cercando di affinare la tattica."
La squadra azzurra si è confermata ai massimi livelli. Quanto è di stimolo il confronto con altri atleti così forti nella stessa squadra?
"Il livello di un atleta è alto se fa parte di questo gruppo. Essere tra i primi tre in Italia vuol dire essere tra i primi al mondo. Il ritmo delle gare, in Italia, è come quello di Coppa del mondo"
Come stai vivendo questo momento particolare?
"Mi alleno da casa e studio. La scorsa settimana ho conseguito la laurea triennale in Ingegneria dei Materiali, ora sto pensando a come portare avanti gli studi. Cerco di tenermi in forma con i rulli, giustamente non si può uscire in questo momento.
Come immagini il rientro?
"Non sarà di colpo normale, ci vorrà del tempo in cui dovremo continuare a tutelarci e condurre uno stile diverso da quello a cui eravamo abituati. Di certo non vedo l’ora di poter ricominciare a correre ed allenarmi."
Sci alpinismo, Davide Magnini: “Molto contento della mia stagione, non vedo l’ora di ricominciare…”
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