Dopo la Norvegia arriva il forfait anche della Svezia, che ha deciso di saltare la tappa di Canmore che chiuderà la stagione, mentre i velocisti gareggeranno ugualmente nelle sprint, essendo già in Quebec, ma torneranno a casa subito dopo le gare, anche coloro che inizialmente avrebbero dovuto raggiungere Canmore. Non partiranno quindi i sei atleti che erano stati convocati solo per le tre gare finali: Ebba Andersson, Frida Karlsson, Charlotte Kalla, Moa Lundgren, Jens Burman e Karl-Johan Westberg.
Questo il comunicato della federazione svedese
«La Swedish Ski Association ha deciso di non inviare gli sciatori della squadra nazionale alle competizioni di Coppa del Mondo a Canmore il 20-22 marzo. Lo fa per assumersi una responsabilità sociale.
Venerdì, era previsto che gli sciatori selezionati per le competizioni di Canmore il 20-22 marzo sarebbero volati in Canada. Tuttavia, poiché oggi l’autorità sanitaria pubblica ha emesso una nuova raccomandazione che vieta gli incontri pubblici con più di 500 persone, la Swedish Ski Association ha deciso di non mandare più gli sciatori.
"Sulla base delle nuove raccomandazioni che sono arrivate oggi, vogliamo assumerci la nostra responsabilità sociale e contribuire a limitare la diffusione dell’infezione", afferma Daniel Fåhraeus, direttore di lunga data della Swedish Ski Association.
I velocisti, che sono già in Quebec, gareggeranno come da programma, ma torneranno a casa dopo le gare sprint di Minneapolis».
A questo punto ci chiediamo cosa aspetti la FIS. Che senso ha in questo momento internazionale disputare delle gare alle quali oltre non parteciperanno i big. Anche gli stessi Comitati Organizzatori degli eventi, come possono accettare di ospitare delle gare in questo specifico periodo storico e senza tanti campioni. Non avrebbe più senso trovare un accordo per ospitare le finali in una delle prossime due stagioni? Probabilmente per organizzatori e FIS la risposta è negativa, almeno per il momento.