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Sci di fondo

Fondo – A Meraker sono emozioni forti: Johaug vince dopo un bellissimo duello con Østberg; brava Brocard, è 13ª!

Era la gara più attesa dello Ski Tour scandinavo, la 34 km di Meraker, che si è rivelata una gara particolarmente dura ma soprattutto non ha deluso le attese. A vincere è stata la grande favorita della viglia, una splendida Therese Johaug, giunta alla settantesima vittoria in Coppa del Mondo. Il suo successo è stato però meno scontato di quanto si immaginasse alla vigilia, ma anche dopo pochi chilometri di gara, quando Johaug ha subito attaccato nel tratto più duro di salita, staccando la concorrenza e andandosene praticamente in fuga solitaria.
Invece, dopo aver fatto fatica nella prima parte di gara, una bravissima Østberg ha prima riagganciato Andersson e Weng, che erano riuscite inizialmente addirittura a seguire la leader della classifica, poi le ha staccate per provare l’impresa di riprendere addirittura Johaug. L’impossibile è sembrato realizzabile quando, sfruttando il lungo tratto di discesa, molto adatto alla propria struttura fisica, Østberg è riuscita a guadagnare moltissimo, recuperando metro dopo metro alla connazionale, costretta a dar fondo a tutte le proprie energie per portare a casa una vittoria che in questa maniera è ancora più bella. Sul terzo gradino del podio la solita ottima Heidi Weng, giunta nettamente davanti ad Ebba Anderson, buona quarta. Quinto posto per Jacobsen, autrice di un buon finale, nel quale è riuscita a mettersi alle spalle Tiril Udnes Weng e Jessica Diggins. In top ten anche Ribom, Stadlober e Brennan.
Sorride anche l’Italia grazie all’ottima gara di Elisa Brocard che, sfruttando l’esperienza maturata nelle granfondo alcuni anni fa, è stata autrice di una gara maiuscola terminando al 13° posto, dopo aver viaggiato in zona top ten per tutta la competizione. Vederla sprintare per il dodicesimo posto con Lotta Udnes Weng conferma la voglia di competere che ancora ha questa atleta, capace di sorprendere sempre, anche in un anno che sembrava negativo come questo. Bravissima. Alle sue spalle atlete di alto calibro come Kalla e Parmakoski. In zona punti, per l’Italia, anche Ilaria Debertolis, capace di chiudere al 24° posto, mancando solo in volata la top venti, dopo una gara molto positiva.
LA CRONACA
Johaug si mette in testa già dal primo metro, prendendosi il primo bonus point al terzo chilometro. La norvegese aumenta il ritmo, portandosi dietro Ebba Andersson e Heidi Weng, con le altre subito staccate. Il passo in salita della leader di Coppa del Mondo e ovviamente dello Ski Tour è pazzesco, le sue compagne di fuga non riescono a resistere, così inizia subito la gara solitaria di Johaug, che si stacca e guadagna costantemente sulle inseguitrici. Nel frattempo, alle sue spalle, Østberg riesce a rientrare su Heidi Weng ed Ebba Andersson.
Dopo un terzo di gara il vantaggio di Johaug supera i 30”, mentre Stadlober è con Diggins e Parmakoski a 1’12”. Ottima la prova di Elisa Brocard, che è nel gruppo successivo con Jacobsen, Haga, Bjornsen, Tiril Udnes Weng, Brennan, Kalla, Claudel, Lotta Udnes Weng. La spinta di Østberg si fa intanto sentire, tanto che dopo 14km il vantaggio di Johaug è di 28” sulla connazionale, l’altra norvegese Weng e Andersson. A 1’24” Diggins, Stadlober e Parmakoski, mentre un’ottima Brocard viaggia attorno alla decima piazza a 2’04”7 dalla testa, in un gruppo che va dall’ottava alla diciassettesima piazza. Debertolis è all’interno del gruppo successivo.
Alle spalle di Johaug, intanto, le norvegesi Østberg e Weng collaborano e riescono a staccare Ebba Andersson, recuperando anche diversi secondi dalla leader della classifica, tanto che al bonus time del ventesimo chilometro, il vantaggio si riduce a 23”. Østberg appare in grande condizione e sembra intenzionata addirittura a prendere Johaug, staccando pure Weng, che cerca di non mollare, ma appare molto meno fresca. Il ritmo delle migliori è altissimo, se si considera che Diggins e Stadlober passano a 2’05” dalla testa, mentre Parmakoski si stacca. Brocard resiste nel gruppone di dieci atlete dall’ottava alle diciassettesima posizione, che sembra destinato a prendere anche la finlandese. Debertolis è in diciottesima posizione in un gruppo di ventidue atlete a oltre quattro minuti.
La leader di classifica decide allora di tornare ad accelerare e per un attimo sembra guadagnare su Østberg, che nel frattempo tiene a distanza di sicurezza la solita generosissima Weng, brava a non mollare nulla. Al ventitreesimo chilometro, intanto, Parmakoski viene riagganciata dal gruppo Brocard.
Nel lungo tratto di discesa, però, si riapre a sorpresa la gara perché Østberg recupera moltissimo su Johaug, riaprendo a sorpresa una gara che sembrava chiusa già all’inizio, sfruttando anche il proprio rapporto peso potenza, che le consente di avvantaggiarsi anche sul tratto in piano. Il distacco si riduce ad appena 8” e successivamente a 6”4 ai 32km, quando si entra nello stadio. I tifosi si esaltano, il finale è emozionante con due atlete che spingo all’inverosimile. Weng è staccatissima a 58”, Andersson 1’44”. Intanto Brocard si stacca dalla testa del gruppone, guidato da Jacobsen, Tiril Udnes Weng e Ribom, ma è comunque in un’ottima 12ª posizione.
Johaug cerca di sfruttare il piccolo tratto di salita per allontanarsi nuovamente, ma Østberg non molla nulla, dà tutto ciò che ha a disposizione per riagganciare la connazionale, non perdendo un centimetro anche nel tratto più duro. L’azione di Østberg è impressionante, Johaug dà fondo a ogni minima energia rimasta per andare oltre il proprio fisico minuto che non la favorisce nel finale e riesce a non farsi riagganciare, vincendo la sua settantesima gara in Coppa del Mondo con una gara emozionante. Applausi però per Østberg, che ha regalato a tutti gli appassionati un finale entusiasmante. Vedendo quanto sono aumentati i distacchi negli ultimi tre chilometri, è ancora più chiaro quanto le prime due classificate abbiano spinto oltre l’immaginazione, se si considera che venivano da una gara lunghissima. Terza Heidi Weng. Brocard chiude tredicesima, sprintando sul rettilineo finale con Lotta Udnes Weng e Haga. 24ª posizione per Debertolis, arrivata anche lei sprintando all’arrivo.
CLASSIFICA FINALE TOP 10
1ª T. Johaug (NOR) 1:26’32.8
2ª I.F. Østberg (NOR) +4.0
3ª H. Weng (NOR) +1’21.6
4ª E. Andersson (SWE) +2’00.5
5ª A.U. Jacobsen (NOR) +3’06.5
6ª T.U. Weng (NOR) +3’10.3
7ª J. Diggins (USA) +3’13.9
8ª E. Ribom (SWE) +3’31.1
9ª T. Stadlober (AUT) +3’32.1
10ª R. Brennan (USA) +3’41.9
Le italiane
13ª E. Brocard +4’02.8
24ª I. Debertolis +6’06.4
52ª G. Laurent +10’28.9
53ª L. Scardoni +10’29.0

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