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Sci di fondo

Paal Golberg vince la Pursuit dello Ski Tour di Oestersund

Paal Golberg lascia il segno nel giorno della resa di Johannes Hoesflot Klaebo. I due volti della Norvegia hanno i nomi dello sprinter che in carriera ha vinto solo, si fa per dire, cinque gare di Coppa del Mondo e due ori ma ai mondiali Juniores e che ora, dopo la vittoria nella 15 chilometri classica di Lillehammer 2013 può vantare anche la Pursuit del primo Ski Tour della storia dello sci di fondo, e del fenomeno Klaebo che con il 25° posto di oggi deve dire addio, o quasi, alla Coppa del Mondo 2019/20120. Alexander Bolshunov, secondo dietro Golberg, gongola e si fa sempre più forte nella classifica di Coppa e dello Ski Tour.
Golberg aveva vinto un’altra 15 chilometri classica, nel dicembre 2013. Era uno dei talenti pronti ad esplodere della corazzata norvegese. Tre anni prima, nel 2010, da Juniores, aveva vinto l’oro mondiale in una 10 chilometri e nella Sprint l’argento dietro a Tomas Nortug – vincitore poi di una Sprint di Coppa nel 2015 – e davanti a Federico Pellegrino. In quel podio regale c’era un bel pezzo di futuro del fondo mondiale. Forse nessuno avrebbe detto che il fenomeno dei tre sarebbe diventato ChiccoPelle.
In casa Italia Francesco De Fabiani ha chiuso 22°, a 1’52"5 da Golberg concludendo insieme al norvegese Emil Iversen. Ha fatto segnare il 20° tempo di giornata recuperando due posizioni ma perdendo 52" rispetto alla classifica dopo la gara Skating a cronometro.
"Volevo fare la differenza in questa tappa – ha detto De Fabiani – e non ci sono riuscito. Ieri, nello skating, ero riuscito a tenere bene ed ero fiducioso per la tappa di oggi e, invece, non è andata".
Su una neve complicata, al limite del "pelo", sulla quale bisognava essere leggeri come piume i maestri norvegesi hanno piazzato 7 uomini nei primi dieci della classifica al termine del 15 chilometri. 
Roethe e Krueger provano a fare il vuoto subito dopo il via e, all’inizio, Bolshunov lascia fare. Sino a quando non decide di chiudere il gap. Fa il forcing e si porta dietro chi riesce a tenere il suo ritmo. All’8.1 la selezione è fatta. Con il leader di Coppa restano Roethe, Golberg, Nyeget, Holund, Krogh, Krueger, Sundby (nell’ordine) a chiudere i primi otto.
Poi l’epilogo con Golberg che prova a lasciare tutti lì sull’ultima salita. Ci riesce in discesa con Bolshunov che ritorna sotto, sfiora il bottino grosso ed è secondo e precede Nyenget, 28 anni, 37 gare in Coppa del Mondo dal 2014 e mai un podio sino ad oggi. Nella classifica dello Ski Tour Golberg guida con 3/10 su Bolshunov, 2"1 su Nyenget, 2"5 su Roethe e 7"3 su Holund.
Giandomenico Salvadori è stato il secondo italiano chiudendo 33°, a3’04"; Simone Daprà, al debutto in una grande corsa a tappe, si è difeso con i denti chiudendo 49°, a 4’08"; Paolo Ventura è scivolato al 62° posto, con un ritardo di 5’03".
Trasferimento veloce per Federico Pellegrino, 82° a 8’40", giusto davanti a Maicol Rastelli, ora staccato di 9’19" dopo essere caduto in discesa all’esterno di una curva a destra e, una volta rialzatosi, essere stato travolto dall’armeno Tadevos Poghosyan. Pellegrino resta leader della classifica a punti dello Ski Tour dopo essere transitato al 10° posto al traguardo volante. 
In classifica di Coppa Bolshunov ha portato a 502 i punti di vantaggio su Klaebo mettendo al sicuro i 46 punti del secondo posto di oggi contro i 6 del 24° del norvegese. Nella generale al terzo posto, con 758 punti di ritardo, c’è l’altro norvegese Sjur Roethe.
Domani lo Ski Tour sarà in viaggio verso Are e la prima Sprint (in Skating) del programma. Martedì, su un tracciato che salirà anche una rampa della pista di sci alpino che ha ospitato i Campionati del Mondo, toccherà a Federico Pellegrino andare  caccia della prima vittoria della stagione. 
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