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Salto – Lara Malsiner: “È stato un momento indimenticabile”

Non aveva compiuto ancora diciassette anni, quando sua sorella Manuela salì sul podio a Zao il 20 gennaio 2017. A distanza di poco più di tre anni, Lara Malsiner ha riportato l’Italia e la sua famiglia sul podio di una gara di Coppa del Mondo, giungendo terza sul trampolino HS90 di Hinzenbach, in Austria.
Quarta dopo la prima serie, l’azzurra è riuscita a scavalcare Maren Lundby e concludere così in terza piazza alle spalle di Hoelzl ed Pinkelnig, che hanno confermato lo straordinario momento di forma di tutta la squadra austriaca. Alle spalle dell’azzurra campionesse che, nonostante l’ancor giovane età, hanno fatto la storia di questa disciplina, Sara Takanashi e Maren Lundby, a rendere ancora più bello questo primo podio in carriera.
«Dopo aver chiuso al quarto posto la prima serie ero un po’ agitata – ha ammesso una sorridente Lara Malsiner  a Fondo Italiadopo i primi salti delle altre concorrenti, però, sono cresciuta di convinzione, mi sono detta di dover fare il meglio possibile. In questo modo mi sono tranquillizzata e ho tirato fuori un buon salto».
Tra Lara e il podio c’erano i salti di Pinkelnig, Lundby e Hoelzl, le prime tre della classifica di Coppa del Mondo. Insomma, sembrava arrivare un quarto posto, che sarebbe stato comunque il miglior risultato in carriera per la gardenese delle Fiamme Gialle. Ma a sorpresa, proprio Lundby non è stata perfetta finendo dietro l’italiana. «Quando ho visto Lundby alle mie spalle non ho capito più nulla – ha affermato Lara Malsinerho provato una gioia infinita. È stato un momento indimenticabile, ho visto tutta la squadra correre verso di me, mia sorella Manuela è stata la prima ad arrivare e siamo scoppiate in lacrime».
Un risultato arrivato proprio nel weekend in cui, oltre a lei e Manuela, in Coppa del Mondo era presente anche Jessica, la più piccola delle sorelle Malsiner. Che anche questo abbia in qualche modo aiutato? «Forse si, la presenza di tutte le mie sorelle ha reso tutto ancora più familiare e tranquillo, probabilmente ho sentito meno pressione. Si, credo proprio mi abbia aiutato, sembrava quasi di essere in raduno».
Se fino a poco tempo fa l’azzurra veniva spesso penalizzata dai voti dei giudici, anche sotto questo aspetto le cose sembrano cambiate. «Sto migliorando nell’atterraggio, ho lavorato tanto sotto questo aspetto. Poi, ovviamente, maggiore è la lunghezza del salto più alti sono anche i voti».
In un momento così bello, Lara Malsiner ha voluto anche ringraziare chi l’ha aiutata. «Prima di tutto voglio ringraziare la mia famiglia e gli allenatori della nazionale. Poi ci tengo a dire un enorme grazie a Romed Moroder, perché è stato lui a credere in me sin dall’inizio e mi ha seguita da sempre. Questa è la prima stagione senza di lui, ma ci tengo a ringraziarlo perché ha tanto merito. Infine voglio dire grazie anche alle Fiamme Gialle».
Lara Malsiner scoppia poi a ridere, l’ha fatto per tutta l’intervista, è difficile fermarla, è troppo felice per un risultato che sognava sin da bambina: «Salire sul podio è una cosa bellissima, ma credo che la prima volta sia la migliore in assoluto»

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