Giornata di gloria della Francia a Pokljuka. Dopo aver firmato nel primissimo pomeriggio la Single Mixed, il team transalpino si è tolto la soddisfazione di trionfare anche nella staffetta mista, aumentando l’andatura nelle due frazioni femminili per dominare la scena (in gara il quartetto Fillon Maillet – Desthieux – Braisaz – Simon) con ampio margine sulla Norvegia dei fratelli Bø (in compagnia di Solemdal e Tandrevold) e della Germania; quarto posto in rimonta per la Russia, nona l’italia che ha avuto le conferme di una condizione non eccezionale per Lukas Hofer e Dominik Windisch ma anche buoni segnali da Federica Sanfilippo e salutato una crescita di ambientamento sul massimo palcoscenico per Michela Carrara.
La Cronaca della Gara
La Francia con Quentin Fillon Maillet è il primo a presentarsi in zona cambio, dopo aver scavalcato il tedesco Horn nel giro finale della prima frazione: una sola ricarica utilizzata nei due poligoni dal transalpino, contrapposto alla perfetta precisione tanto di Horn quanto del norvegese Tarjei Bø che lo seguono al cambio appaiati e staccati di 6". In gara ora ci sono Simon Desthieux, Johannes Bø e Johannes Kühn. Quarta posizione parziale per i padroni di casa della Slovenia, lanciati da un buon Jakov Fak, con Lukas Hofer settimo dopo la prima frazione, con due ricariche utilizzate al primo poligono e 34"2 di margine sui francesi; partito Dominik Windisch.
Il terzo poligono di giornata ricompatta la situazione in vetta alla gara complici le due ricariche impiegate da Desthieux e Bø che escono dalla piazzola insieme all’infallibile Kühn; dietro di loro, staccati di 20" c’è la Repubblica Ceca con Krcmar che ha preso il posto di Moravec; due ricariche anche per Dominik Windisch, settimo a 42".
Nel giro di mezzo, Bø prende il largo, piazza un poligono dei suoi e scava in uscita dal poligono un divario di 10" nei confronti di un comunque positivo Desthieux; Kühn con una ricarica paga addirittura 30" ma difende la terza posizione parziale ed un margine di oltre 20" nei confronti di chi lo segue, lo sloveno Bauer. Più indietro, Dominik Windisch rischia di girare ma salva la situazione con la terza ricarica, in ogni caso si ritrova ottavo ad 1’22 dal vichingo in fuga.
A metà gara Synnøve Solemdal è la prima ragazza a impegnarsi in pista, ereditando da papà Johannes 16" di vantaggio su Justine Braisaz e 35" sulla tedesca Janina Hettich; Federica Sanfilippo scatta settima ad 1’34; nel mezzo Austria, Slovenia e Svezia, con la Russia appena dietro.
Braisaz impiega poco più di un chilometro e mezzo per chiudere il buco e completare il sorpasso sulla Norvegia, ma a terra Solemdal risponde con una serie pulita e veloce che, complici le due ricariche impiegate della francese, le restituisce 24" di vantaggio. Terza si conferma la Germania (nessuna ricarica sin qui per Hettich), con Austria e Svezia quarta e quinta appena oltre il minuto di svantaggio; Federica Sanfilippo utilizza una ricarica e scende in nona piazza ad 1’46.
La seconda tornata vede Braisaz tornare nuovamente sotto ad una Solemdal evidentemente affaticata per poi lasciarla sul posto al poligono (1 ricarica a 3 per la francese): una dozzina di secondi di vantaggio per Justine, con Germania ancora terza e seguita da Svezia ed Austria, con la Repubblica Ceca sesta rilanciata da una convincente Davidova; Sanfilippo chiede altre due ricariche ed esce dalla piazzola ottava, 2’05 dopo Braisaz.
L’ultima frazione vede Julia Simon involata verso il successo con 41"9 sulla Norvegia – in pista Ingrid Tandrevold – e 46" sulla Germania che propone Vanessa Hinz; dietro Davidova ha completato l’inseguimento sulla Svezia ma cambia a 30" dal podio provvisorio; ottava l’Italia a 2’10 con una positiva Sanfilippo a lanciare Michela Carrara.
Simon con una ricarica mantiene grossomodo lo stesso margine su Tandrevold, con Hinz a ruota (una ricarica anche per la tedesca) per giocarsi la seconda piazza nell’ultimo poligono: immutato anche il margine su chi insegue, Svezia e Repubblica Ceca; bene nel tiro a terra Michela Carrara, puntuale e precisa, per confermarsi ottava con un vantaggio di 11" sulla Bielorussia che insegue.
Simon sbaglia con disappunto l’ultimo bersaglio ma completa l’opera con la ricarica e se ne va prima che arrivino le altre: Tandrevold infila una serie importante e scappa con una quindicina di secondi su Vanessa Hinz mettendo al sicuro il secondo posto; due ricariche più indietro per Carrara che cede l’ottava posizione alla Bielorussia.
Nel giro finale cambiano solo pochi dettagli ma non la sostanza: Julia Simon si presenta in solitudine con bandiera al vento sul rettilineo d’arrivo per completare la giornata di gloria, con 40" sulla Norvegia e poco più di un minuto sulla Germania. La Russia nel giro finale sfrutta la stanchezza di Högberg e grazie allo spunto di Starykh acciuffa la quarta piazza, quindi Svezia, Repubblica Ceca, Austria e Bielorussia; nono posto per l’Italia a 2’52.
A breve la classifica completa