In Germania a Dresda, è Linn Svahn a confermarsi quale nome nuovo dello sci di fondo femminile. La sprinter svedese classe ’99 si è imposta con intelligenza in una finale resa difficile da un percorso senza particolari asperità, pieno di insedie dovute alla scarsa neve artificiale e la tracciatura stretta che ha prodotto diverse cadute. Dopo il risultato a sorpresa di Davos, l’emergente svedese ha conquistato la seconda vittoria in carriera in seguito alla rinuncia al Tour de Ski.
Battuta forse per un’indecisione tattica, si è confermata comunque sul podio la slovena Anamarija Lampic che ha strappato così a Jonna Sundling, oggi assente, il pettorale rosso di leader delle sprint.
Ha completato il podio Maja Dahlqvist, in ripresa dopo un tentennante avvio di stagione. Giunte in finale, rispettivamente in quarta, quinta e sesta posizione Sophie Caldwell, Linn Sömskar e Laurien Van Der Graaff.
Si sono fermate ai quarti di finale Greta Laurent e Alice Canclini. La valdostana, ventiduesima, è stata scoperta per tutta la sua batteria per poi venire riassorbita e chiudere il turno al quinto posto, mentre la bormina ha confermato il punto conquistato a Planica, ultima della prima batteria ma autrice di un buon tempo in scia ad atlete di livello superiore.
Domani le rivedremo impegnate nella team sprint.
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FONDO – Svahn ritorna e vince la sprint di Dresda
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